Re: [Soci SLIP] Osservazioni modifiche Statuto Slip (in vista dell'assemblea soci 9/3/16 h 21 Niño)

Lucio Crusca lucio a sulweb.org
Ven 4 Mar 2016 11:21:03 CET



Il 29/02/2016 23:12, alessandra neve ha scritto:
>
> Non sono d'accordissimo perchè al comma 3 leggo "L'adesione 
> all'Associazione è a tempo indeterminato.." ma se non paghi la quota 
> associativa l'anno dopo non hai diritto di voto e perdi la qualità di 
> socio (art. 6 comma 3).
> Quindi mi ero data come spiegazione che l'adesione equivaleva a "Mi 
> sta simpatica Slip e partecipo alle attività" mentre l'iscrizione 
> consisteva in pagare la quota, diventare socio e votare.
>
> Il comma 5 l'ho quindi interpretato così "Se aderisci e in più paghi 
> allora significa che ti iscrivi e quindi diventi socio."
> Che ne pensi? Se hai letture migliori sono benvenute. Altrimenti 
> occorre capire cosa si intende per adesione a tempo indeterminato.
>

Penso che lo statuto non sia chiaro su questo punto. Ho sempre letto 
adesione come sinonimo di iscrizione e non mi sono mai accorto di questa 
contraddizione interna. Potremmo risolvere il problema togliendo quella 
frase e sostituendo la parola adesione con iscrizione ovunque 
(l'alternativa è dare una definizione di adesione diversa da quella di 
iscrizione e dare un senso all'adesione dal punto di vista dello 
statuto... ma i simpatizzanti non hanno diritti se non pagano la quota, 
quindi per quale motivo verrebbero citati nello statuto?)

>
>     _Riguardo all'articolo 9, comma 1, ultimo paragrafo:_
>
>     Le delibere assunte dall'assemblea vincolano tutti i soci anche
>     assenti o dissenzienti. Le discussioni e le deliberazioni
>     dell’Assemblea sono riportate in un verbale redatto da un
>     componente dell’Assemblea appositamente elettoe sottoscritto dallo
>     stesso e dal Presidente (era in verde ma ho provato a togliere un
>     po' di burocrazia/cose da ricordare).
>
>     Temo che togliere quella parte di frase non sia possibile, in
>     quanto si aprirebbe la possibilità per qualsiasi componente
>     dell'Assemblea di redarre un proprio verbale che a quel punto
>     avrebbe pari validità rispetto a quello ritenuto da altri il
>     verbale "ufficiale". Chiunque sarebbe libero di verbalizzare quel
>     che gli pare, in quanto nessuno viene appositamente eletto per
>     verbalizzare e nessuno firma il verbale "ufficiale", quindi
>     sarebbero tutti verbali con lo stesso valore. Lo so, non succede,
>     ma dal punto di vista dello statuto non credo che si possa
>     passarci sopra così.
>
> Per me va bene la tua osservazione, ma mi chiedo se sia più probabile 
> il caso in cui si abbiano tanti verbali con la stessa dubbia validità 
> oppure quello in cui non si abbia nemmeno un verbale stampato e 
> firmato e quindi proprio nessun documento valido. Ogni volta stampare 
> e firmare...non so, sarei per semplificare. Sicuramente no firma 
> elettronica, come chiedi dopo, mi sembra troppo.

Sicuramente più probabile il caso in cui manca il verbale, ma lo statuto 
non può adeguarsi alle cattive abitudini facendole diventare la regola. 
Tuttavia sono d'accordo che sarebbe bello semplificare, solo che non so 
in che modo.

>     _Riguardo all'articolo 10, comma 1:_
>
>     1. Il Consiglio Direttivo è composto da un minimo di 3 ad un
>     massimo di 5 Consiglieri eletti fra gli Associati. I Consiglieri
>     sono eletti per due anni e sono rieleggibili^1 <#sdfootnote1sym>
>     fino a un massimo di duemandati consecutivi (può andar bene 2?) ,
>     salvo il caso in cui nessun aderente sia disponibile a candidarsi
>     per ricoprire dette cariche: in questo caso l’Assemblea può
>     rieleggere i componenti uscenti.
>
>     Nonostante a me piaccia il modello pentastellato dei due mandati,
>     qui si parla di volontari in un'associazione, non di politici che
>     prendono migliaia di euro al mese e rischiano di abituarcisi
>     troppo se non li si limita. Facciamo un esempio pratico. Siamo
>     vicini alle elezioni del direttivo, la maggior parte dei soci è
>     felice dell'operato del direttivo e rieleggerebbe volentieri le
>     stesse persone, le quali sarebbero anche disponibili a farsi
>     rieleggere, ma sono lì già da due mandati. Arriva un candidato che
>     nessuno sopporta, perché è un rompiscatole certificato, ma il
>     fatto stesso che lui si presenti impone agli attuali consiglieri
>     di non poter essere rieletti. Inoltre il fatto che un solo
>     aderente si candidi non è sufficiente a garantire risorse umane
>     sufficienti per un nuovo direttivo, ma lo statuto in questo modo
>     non dice quale dei consiglieri che sono lì da più di due mandati
>     abbia diritto di rimanere e quale invece se ne debba andare per
>     lasciar posto all'unico nuovo candidato. Io eviterei quindi il
>     discorso dei due mandati. Se proprio lo si vuole mettere, bisogna
>     pensarlo in modo che possa funzionare.
>     Nel caso del presidente i due mandati sono meno problematici,
>     perché un solo candidato presidente è sufficiente a sostituire un
>     presidente uscente. Resta il fatto che dopo due mandati il nuovo
>     presidente diventa automaticamente l'unico nuovo candidato, perché
>     già si fa fatica a trovarne uno di candidato, figuriamoci trovarne
>     due per poter fare le votazioni.
>
> D'ACCORDISSIMO con tutte le tue osservazioni.
> Lasciamo solo rieleggibili?

Direi di sì.



Maggiori informazioni sulla lista Soci