[Soci SLIP] RBE - Banana elettronica

Stefano Careglio stefano.careglio a gmail.com
Dom 24 Maggio 2015 20:16:12 CEST


secondo un termine, che trae la sua origine alla apple, promuovendo
l'uso di alcuni prodotti della tecnologia (quelli basati su software e
hardware liberi), noi si sarebbe degli evangelisti
(http://en.wikipedia.org/wiki/Technology_evangelist) e quanti al mondo
possono esserlo su una radio evangelica?
esiste in fondo un discorso etico, volendo anche politico, che sta
sotto il free software, non si tratta solo di questioni tecniche; per
cui parlarne, senza riferirci al professionista (che le informazioni
sa come trovarsele e non aspetta certo quello che gli raccontiamo noi
su banana), bensì alla persona comune, che manco sa o deve usarlo un
computer, ha una sua importanza: se siamo bravi narratori in grado di
rendere semplice ciò che è stato complicato apposta per creare la
casta dei tecnocrati, possiamo far capire cosa si nasconde dietro
alcuni meccanismi, quelli tecnologici, che regolano il mondo;
rinunciare a degli spazi (e su un territorio come il pinerolese la
radio mi pare un medium tutt'altro che marginale) vuol dire
precludersi delle possibilità:
di farci conoscere a chi magari gira le stazioni sull'autoradio
anzichè digitare su un motore di ricerca "pinerolo linux" (la prima
volta che ho sentito la sigla "slip" è stato su rbe e non è detto che
tutti quelli che seguono questo percorso, una volta arrivati
all'associazione, siano poi dei prolissi infarcitori di mailing list);
di promuovere iniziative e buone pratiche non soltanto sul software,
c'è un certo fermento nel mondo del DIY e la tendenza è crescente;
di pubblicizzare il nostro linux day ed iniziare a farci ascoltare da
chi poi frequenta le associazioni, le scuole e le biblioteche a cui
vogliamo rivolgerci;
ovvio però che se la redazione del programma si regge su 5 persone,
che giustamente dopo un lungo periodo, possono anche non potere o
volere più seguire la cosa, senza nuovi speaker radiofonici non si va
da nessuna parte;
per risolvere il problema degli spostamenti, nulla vieta di allestire
uno studio mobile (io un po' di strumentazione l'avrei) e sono
stradisposto a condividere la mia piccola esperienza sul campo,
affinchè le mani sul mixer le si sappia mettere tutti (e volendo si
sappia anche seguire la parte musicale);
infine non mi dispiacerebbe leggere cosa ne pensa il resto
dell'associazione, visto che l'argomento ha una certa rilevanza,
perchè davvero se la faccenda interessa solo più i pochissimi che
ancora ne scrivono, non ha chiaramente senso continuare.

  stefano



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