[Soci SLIP] Considerazione personale: quanto mi manca Unity

loredana llcfree a gmail.com
Sab 11 Gen 2014 23:33:38 CET


PS. Se i caratteri che specifichi non sono sufficienti per identificare
in modo univoco qualcosa, a terminale ti compaiono tutti i comandi o
nomi di files che hanno quel prefisso in comune e a te basta riprendere
il comando che hai dato con la freccina e aggiungere i caratteri
necessari per renderlo univoco. 

Ora forse si capisce perche' non riesco ad emozionarmi per unity (o
qualsiasi interfaccia grafica). So cosa c'e' dietro (qualcosa di molto
antico, anche se spacciato per novita') e so che faccio molto prima a
scrivere che a trovare tastini e l'ordine giusto in cui schiacciarli per
fare la stessa cosa. 

Questo e' il MIO modo, non mi aspetto e tanto meno pretendo che altri
facciano altrettanto. Solo che non posso sentir continuamente ripetere
che e' troppo difficile, semplicemente questo non e' vero e convince le
persone a non provare, deprivandole di una possibilita' che invece
hanno.

La vera difficolta' sta nel conoscere i concetti di base e trasformarli
in azioni, ma quella c'e' comunque anche quando si schiacciano tastini
(se nom li si schiaccia a caso).

Loredana

On Sat, 2014-01-11 at 23:08 +0100, loredana wrote:
> On Sat, 2014-01-11 at 22:28 +0100, Gianluca Boero wrote:
> 
> > Semplice apertura di un file .odt .odf ecc.
> > Con l'icona Home del launcher è sufficiente digitare poche lettere 
> > iniziali del nome del file (io utilizzo quasi sempre nomi definiti per 
> > lo scopo del file) e si apre Libreoffice con il file prescelto.
> > Ricapitolando: sposto il mouse sul laucher, click su home (prima icona 
> > in alto), digito due o tre lettere (mi compare l'icona del file), click 
> > su di esso ed apertura. Quindi due click e due o tre digitazioni.
> 
> Se ho capito, le funzione sono due, una e' quella del completamento,
> l'altra e' quella piu' complessa che associa l'applicazione
> corrispondente (in questo caso, libreoffice --writer).
> 
> Un modo e' 
> 
> nau <tab> <inizio nome file> <tab>
> 
> dove per <inizio nome file> si intendono i caratteri sufficienti per
> identificare in modo univoco il tuo file (che sono esattamente gli
> stessi che useresti tu con unity, credo, e che insegnano che e' bene che
> i file abbiano nomi con prefissi comuni corti, cosi' i caratteri che
> scrivi sono pochi).
> 
> Questo ti apre nautilus e ti posiziona automaticamente sul tuo file. A
> quel punto, basta <return> per aprire il file con l'applicazione giusta,
> perche' tutto il lavoro per scoprire qual e' l'applicazione giusta lo
> fa, appunto, il file manager.
> 
> Oppure, apri tu il file direttamente con il comando che ti serve, senza
> passare per nautilus. Per esempio, per il writer:
> 
> libre <tab> --writer <inizio nome file> <tab>
> 
> ricordando che puoi sempre definire l'alias che vuoi tu, se non ti va di
> scrivere libreoffice --writer. Se l'alias per libreoffice --writer per
> esempio e' edita, scriverai 
> 
> edita  <inizio nome file> <tab>
> 
> e il numero di caratteri per edita dipende, al solito, da quanti
> caratteri lo identificano in modo univoco.
> 
> Oppure ti fai uno script in bash che abbia come parametro il nome del
> file e che, a seconda dell'estensione o altri indicatori, ti apra
> l'applicazione corrispondente. Questo richiede un po piu' di lavoro, ma
> te lo fai su misura e poi lo usi per sempre, potrebbe valerne la pena. O
> lo trovi gia' fatto, perche' quasi certamente qualcuno ha avuto lo
> stesso problema, lo ha risolto e condiviso con tutti. C'e' una
> lunghissima tradizione, in questo campo :)
> 
> Oppure ... i modi sono tanti. In generale, parli al pc dando comandi e
> parametri e lui risponde eseguendoli. La velocizzazione si ottiene
> grazie al tab che completa quello che scrivi, al fatto che puoi molto
> facilmente ripetere comandi gia' dati, eventualmente dopo averli
> modificati con l'editor di linea etc. Oltre, ovviamente, al fatto che
> usi la tastiera e  mail il mouse, cosa che da sola rende il tutto
> estremamente efficiente e veloce. 
> 
> E certo non e' troppo difficile, visto che scrivere e' un'operazione
> "quasi" naturale per tutti, dopo anni di scuola ed e' da un paio di
> millenni almeno il modo usato per comunicare oltre se stessi e il
> momento in cui lo si fa (cioe', resta, e puo' essere riusato infinite
> volte da te o da tutti quelli con cui lo vuoi condividere).
> 
> Loredana
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