[Soci SLIP] Natty, prime guide in rete

loredana llcfree a gmail.com
Dom 1 Maggio 2011 14:53:13 CEST


On Sun, 2011-05-01 at 12:34 +0200, Lucio Crusca wrote:
> > Ma il bello viene con il passaggio da X a
> > wayland (ammesso che ci riescano). Impossessarsi della grafica significa
> > diventare padroni della macchina dal punto di vista delle applicazioni,
> 
> A me sembra che si stia disegnando lo scenario molto più apocalittico di 
> quanto non sia in realtà. Che senso ha il termine "impossessarsi" in questo 
> contesto dove sia X sia Wayland sono software libero? 

Beh, al giorno d'oggi se fai il sottile e non sei colorito non ti legge
piu' nessuno :)

Comunque, significa quello che hai quotato ed ho gia' detto: controllare
quali applicazioni gireranno sulla macchina e come. Al momento, il
"padrone" e' X, domani forse sara' waylant, chissa'. Certo, la posta in
gioco e' molto alta. Non importa che i contendenti siano entrambi
software libero (nessuno GPL, e mica per caso, LGPL o MIT license sono
ben altra cosa).
 
Intendo dire, non dovrebbe importare piu' di tanto agli utenti, che
dovrebbero poter scegliere in base a quello che i due sistemi permettono
o meno, privilegiando quello che garantisce piu' liberta' di scelta. Ma
chi sa o vuole scegliere, sapendo quel che si fa? 

Quello che conta davvero, secondo me,  e' il modello usato, non l'una o
l'altra implementazione dello stesso modello: X e' un layer intermedio,
a cui tutte le applicazioni si rivolgono per dialogare con l'hardware.
Basta mantenere un'interfaccia standard per le applicazioni e vedersela
con l'hardware solo a livello di server, SENZA TOCCARE LE APPLICAZIONI,
che potranno girare ovunque. Separa server e client, che possono anche
loro stare ovunque. Waylant si schiaccia sull'hardware e percio' si
sposa direttamente all'hardware. Hardware che peraltro oggi e' altamente
integrato. Oggi non si compra/sceglie piu' la scheda grafica, come non
si sceglie, su un vasto mercato e separamente, la scheda madre e il
processore. Se vuoi un processore atom, ti compri la scheda a cui e'
attaccato. E' successo tutto nel giro di una manciata di anni, tutti i
presenti lo avranno notato. Se solo ci riescono, prima o poi non si
scegliera' piu' il windows manager e il server, ma software
(distribuzione + applicazioni che ci girano sopra) e hardware insieme.
Prendere o lasciare. Certo rimarranno sempre delle alternative, ma
quali, quante e a quale prezzo?

Non bisogna mica scordarsi che chi ha i soldini ha un fascino tutto
speciale rispetto a chi ha solo da offrirti buoni principi... E le
risorse umane per lo sviluppo software non sono infinite. E,
soprattutto, il giochino non e' nuovo, dai! Possibile che non vi faccia
venire in mente niente proprio niente e nessun altro :?

Comunque, le battaglie per la grafica anche loro mica sono nuove. Chi ha
seguito tutta la storia di X lo sa. E' sempre stata il punto dolente.
 
Quello che e' certo, e' che nel bel mezzo della battaglia, ci perdono
tutti. Vedi il blu ray, fermo per 8 anni (meno di un decennio, ma la
sostanza del discorso non cambia :) Se poi le battaglie sono continue,
ci perdono tutti di continuo, con un minutino di tregua per tirar il
fiato qua e la' e poi si ricomincia.

Che adesso queste appassionanti battaglie si facciano cruente in casa
GNU/linux non e' cosa di cui andar contenti. Al momento c'e' in atto
quella tra Novell e Canonical. Una gia' in parte venduta, l'altra che
cerca di diventare altrettanto appetibile per tirar su' il prezzo?

Se questo non e' un pesce d'aprile:
http://www.oneopensource.it/01/04/2011/ubuntu-11-10-usera-gnome-shell-addio-unity/
ci sara' da ridere con il balletto che ci preparano: unity e se lo trovi
gnome, poi gnome, poi unity, poi si vedra', trallalla!

> Che senso ha in un 
> contesto dove Ubuntu non è l'unica distro possibile e ne esistono molte altre 
> valide e libere? Chi si impossesserebbe di cosa?

Vedi sopra. Sopra sopra, primo paragrafo :)

> > visto che tutto ormai si fa in grafica. 
> 
> Beh queste sono scelte dei singoli utenti. Essendo software libero e sempre 
> disponibile/scaricabile/installabile/distribuibile/modificabile, nulla vieta 
> (nè potrà mai vietare) di fare tutto da terminale se preferisci.

Torniamo allo stesso punto. Cosa significa il verbo "scegliere"? Anche
windows l'ha scelto l'utente o, per esser precisi, il cliente.

> I miei commenti negativi sull'usabilità di Natty si limitavano ad opinioni 
> personali sulla direzione che sta prendendo Ubuntu intesa come distro di 
> Linux, ma non credo che questa scarsa usabilità sia da intendere come 
> limitazione di alcuna libertà degli utenti, che sono sempre liberi di non 
> usare Ubuntu se non gli piace, dato che esistono tante alternative libere e 
> funzionanti (esattamente ciò che farò io se Ubuntu diventasse un giorno più 
> solo Unity 3D).

Va bene, ma adesso sono io che dico a te: torna su questo pianeta. Io ci
credo davvero che le persone, tutte, possano scegliere e siano in grado
di farlo. Ma per lo piu' non lo fanno, neanche nelle cose quotidiane su
cui siamo tutti esperti potenziali. Allora il problema si sposta. Come
mai non lo fanno? 

> > Anche qui, bisogna capirsi.
> > Certo che chi non ha mai considerato le possibilita' offerte dalla
> > standardizzazione basata su X perche' tanto chi se ne frega non avra'
> > molto da rimpiangere. Agli altri, ovvio, gli si rizza il pelo.
> 
> E altri ancora potrebbero documentarsi su Wayland per capire che non ci sarà 
> alcuna perdita di standardizzazione, cito dal sito ufficiale di Wayland:
> 
> http://wayland.freedesktop.org/

Se parli per me, io lo so. Ma le mie ragioni sono diverse, vedi sopra.
> "
> The clients can be traditional applications, X servers (rootless or 
> fullscreen) or other display servers
> "
> 
> Tradotto:
> 
> "
> I client (che sono le applicazioni grafiche, ndt) possono essere tradizionali 
> applicazioni, server X in finestra o a pieno schermo (che significa che puoi 
> anche far girare X sopra Wayland, ndt) o altri server grafici
> "
> 
> Inoltre avete notato che wayland è ospitato su freedesktop.org che da sempre 
> si occupa di standardizzare gli ambienti grafici in modo che possano comunicare 
> fra loro?

Anche questo, se parli a me, io lo so, ma le mie ragioni sono diverse,
vedi sopra :)

> > Il fatto che PRIMA mettano su un windows manager 3D, praticamente
> > obbligatorio, e poi vengano a dire che ne faranno una versione 2D la
> > dice lunga... 
> 
> Se anche fosse così, non ci sarebbe alcun rischio.

E qui l'ingenuo sei tu :) 
>  
> Esempio: se Microsoft impone una nuova shell grafica, tutti sono obbligati ad 
> usarla e cambiare hardware se serve, ma solo per un motivo preciso: la maggior 
> parte delle applicazioni che girano su Windows, gira solo su Windows. Se tu 
> hai i tuoi dati in un formato capito solo da quelle applicazioni, sei 
> costretto/a ad usare quelle applicazioni e quindi Windows. 
> Stesso esempio con Ubuntu: se Canonical impone una nuova shell grafica in 
> Ubuntu, chissenefrega, perché tutte le applicazioni che usiamo funzionano 
> anche su Debian, Fedora, Slackware e qualche altro migliaio di distribuzioni 
> Linux. Non ti piace la shell grafica "imposta" da Canonical? Cambi distro e sei 
> a posto, nessuna migrazione particolare.

La shell gia' impone modifiche alle applicazioni (nel senso solo di non
aver piu' certe funzioni, o di averne di diverse, accessibili dalla
shell, per esempio). Sono modifiche minime, ma sono le piu' efficaci sul
grande pubblico, se no Ubuntu non si sarebbe preso la briga di spostare
a sx i tastini di apertura e chiusura delle finestre (e' stata la prima
cosa che mi ha fatto pensare un po', ma questi che diavolo vogliono?) 

I gesti automatici sono quelli su cui contare per l'assuefazione. Sposta
una icona e ne perdi milioni per la strada, e proprio per quella stessa
ragione ne puoi tener milioni. Con un'altra facciata non saprebbero da
che parte cominciare. Son tutti convinti di risparmiare tempo e che ce
ne vuole troppo per capire le fondamenta, o guardare cosa ci sia dietro
la facciata, ma a pare (per la mia ventennale esperienza) che perdano
molto piu' tempo e soldi di me. E qui ci casca bene una domanda: lo si
risparmai forsennatamente per farne poi cosa, di questo tempo?

La scelta c'e' sempre e ci sara' sempre. Il punto e': quanto difficile? 
E per chi? "Tutti, molti, pochi", come diceva la slogan di Biennale
Democrazia? E per fare che? Aggiungo io.

> Questo è sufficiente secondo me a Canonical per evitare di fare mosse troppo 
> azzardate, ma se le dovesse fare comunque, pazienza, avrà i suoi motivi e noi 
> continueremo sulla strada che ci aggrada di più.

Su questo non ci piove. Non sono un promotore finanziario, ma io non
comprerei le azioni di Canonical, ammesso che sia/vada in borsa, cosa
che non so, ne' mi interessa. Secondo me, certi giochini non reggono a
lungo. Tutta la storia della tecnologia ce lo dimostra. Cadono i
dinosauri, come ci ricorda Eros, figurarsi la fine che spetta ai
pinguini in erba. La bolla internet negli Stati Uniti e' scoppiata ben
prima di quella immobiliare e ha coinvolto talmente tanta gente che
persino io ne conoscevo di persona (di piccoli o medi imprenditori) tra
quelli che ci hanno lasciato le piume. Poi posso anche dire che mi
dispiace, meglio veder finire male Bill Gates che un pinguino. Ma non e'
questo il punto. Io non sono mica il presidente di Canonical, io sono
una che vuol poter fare le cose pagando il giusto senza che le faccian
girar l'anima per gli interessi loro.

Loredana





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