[Soci SLIP] un alternativa al .doc

Enrico Agliotti enrico.agliotti a gmail.com
Sab 12 Dic 2009 11:50:11 CET


Il 12 dicembre 2009 11.27, Davide Corio <davide.corio a domsense.com> ha scritto:
> Non è così semplice.
> Al di fuori di questa mailing list, o comunque al di fuori del mondo del
> software libero, la gente, MS Office se lo trova in casa e non si pone
> minimamente il problema delle licenze (per lo meno i privati).
>
> Per le aziende, le licenze non sono in realtà un grosso problema.
> Un piccolo ufficio con 3/4 PC, quanto paga di licenze MS contando il
> loro ammortamento su 4/5 anni?
>
> Un PC nuovo ha spesso già Windows a bordo ed in molti casi, la licenza
> MS Office OEM del produttore non costa molto, e Win+Office lo usano per
> parecchi anni, quindi 500 eur su 6/7 anni non sono una gran cifra.
>
> Al centro dell'ente internazionale dove lavoro, circa 600 utenti, pagano
> all'anno più o meno 40.000 eur di licenze Microsoft.
>
> A me di consulenze ne pagano di più...
>
> Quindi per loro il software libero è più caro :-D
>
> Il discorso OpenOffice lo integrerei in un progetto un po' più ampio.
> In molte piccole realtà senza grandi pretese, Ubuntu+OOo è decisamente
> sufficiente.
> Anzi...conveniente, siccome non devono stare dietro alle licenze del
> antivirus, che incidono molto più di quelle windows (le aziende sono
> convinte che scaricando le versioni free degli antivirus sono a
> posto...anche se sulla licenza c'è scritto "solo per uso privato").
>
> Mi immagino la piccola bottega artigiana che deve leggere la posta
> elettronica e scrivere il testo dell'annuncio pubblicitario da inviare
> all'eco del chisone, o che deve scrivere la propria mini-recensione da
> inviare all'editore che pubblica il solito libricino zeppo di banner
> pubblicitari.
>
> In questi casi, loro acquistano il PC con 7 +  MS Office a 700/800 eur,
> ma causa poca cura del sistema, devono portarlo al negozio di
> informatica ogni 3 mesi.
> Quindi hanno una spesa di 50-100 eur ogni 3 mesi per reinstallazione del
> sistema.
>
> In questi casi, solo per scrivere un piccolo testo ed inviarlo via
> email, spendono tot ogni tot.
>
> <flame>
> Ciò che però mi chiedo...è giusto che un utente business...seppur
> piccolo o microscopico, utilizzi gratuitamente, senza contribuire,
> software libero?
> Lamentandosi poi con il LUG di turno o con l'amico di eventuali
> malfunzionamenti?
>
> Che succede quando non riescono ad allineare l'immagine in quella
> tabella annidata a causa di un baco di openoffice?
> </flame>

Analisi lucida e precisa.
Sono daccordo con te su tutto compreso il flame.

In questo caso però l'azienda ha _già_ scelto OOo e lo sta
effettivamente usando.
Ora bisogna vedere chi sono gli autori: immagino siano persone comuni
che vogliono farsi pubblicare qualcosa e penso che per loro non
sarebbe troppo complicato fare il passaggio.
Inoltre questa situazione creerebbe per un gruppo di persone, una
necessità concreta di provare OOo.

Noi stiamo facendo qualcosa di simile, stiamo organizzando un corso e
diremo ai nostri insegnanti che in aula ci sarà un pc con linux e con
OOo. Li inviteremo a preparare la presentazione con impress e li
avviseremo che li riterremo responsabili se la loro presentazione in
powerpoint non sarà visualizzata correttamente.



-- 
Enrico Agliotti
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