[Soci SLIP] modello economico per lo sviluppo di software libero

Roberto -MadBob- Guido bob4mail a gmail.com
Lun 21 Gen 2008 21:40:43 CET


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Lucio Crusca wrote:
> Che se nel campo proprietario almeno qualcuno che lo compra c'è (per paura di 
> essere cuzzato, non certo per senso civico)
> 
Solo adesso mi rendo conto che per continuare la discussione occorre
valutare un fattore sinora ignorato: il target. Una cosa e' sviluppare
applicazioni per clienti domestici, un'altra per clienti professionali
ed un'altra ancora per clienti "enterprise".

Nel primo caso non c'e' la benche' minima speranza: oramai il software
concesso gratuitamente (free o closed che sia) e' di una quantita' tale
che pressoche' impossibile e' vendere qualcosa in tale contesto, e pure
qualora non esistesse una alternativa gratuita penso che il numero di
persone che a casa si pone il problema del controllo della Finanza e
rinuncia al software pirata sia cosi' ridotto da non meritare attenzione.

Nel terzo caso... Beh, li' per forza costruisci il tuo modello
sull'assistenza e sul supporto, a (per esempio) Telecom non importa
avere il setup.exe da installare ma qualcuno da chiamare al telefono
quando si presenta una qualsiasi forma di problema. Qui, che il software
sia free o closed importa assai poco, ed il problema si sposta nella
quantita' di risorse da impiegare nell'impresa (ovvero: io singolo
developer non riusciro' mai ad entrare in questo mercato).

Il secondo caso, per altro quello da te piu' volte menzionato, e' forse
quel che meglio si presta alle nostre valutazioni: le esigenze sono
modeste, affrontabili dal singolo sviluppatore, ed un margine si apre.

Perdonate la lunghezza di questa parentesi, ma mi sembrava doverosa per
centrare meglio il problema...

> Dopodiché se sviluppi la killer app probabilmente basta il 
> tastino "Dona a questo progetto" sul sito
>
Non so quanti siano al mondo quelli che campano di donazioni...

> inoltre credo che dovrei aggiungere al mio documento 
> alcune considerazioni emerse in questo thread.
> 
Piu' che altro sto cercando di valutare possibili alternative al solito
modello "faccio il software e campo di assistenza" che tipicamente si
associa a questa tematica.

Rilancio il dibattito con una osservazione: vi pare che il mercato che
il software "di nicchia" closed goda di buona salute? Quante persone di
mestiere implementano applicativi per PC? Oggi sempre piu' sviluppano
per il web e su embedded, ovvero due campi in cui la natura del software
c'entra poco: nel primo caso il prodotto venduto e' un servizio (per cui
ogni utente pagante e' identificato da nome utente e password), nel
secondo ho bisogno del dispositivo fisico (che non si puo' copiare ad
amici e conoscenti).
Se il modello di sviluppo free puntasse verso queste stesse vie? Cedo a
tutti il sorgente, ma per usare il programma occorre che io gli fornisca
lo strumento. Se qualcuno vuole prendere lo stesso sorgente e sviluppare
qualcosa di alternativo... Beh, il mercato si fonda sulla libera
concorrenza, che lo si voglia o no!

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