[Soci SLIP] Il software libero nelle attività produttive

luca luca a archivio.it
Mer 21 Nov 2007 10:38:13 CET


On Wed, 21 Nov 2007 10:19:22 +0100, Massimo Nuvoli wrote
> La verità è che fa paura, ed è anche che non esistono tutti quei
> fronzoli carini che ci sono sotto wincess che rendono 
> "ipoteticamente" la gestione facile.
> 
> Tutto ciò in un mercato in cui al software proprietario viene concesso
> tutto (costi e limiti) mentre al software libero non viene fatto
> nessuno sconto:
> 
> deve costare poco
> deve essere perfetto
> non deve essere limitato
> deve andare sulla luna e tornare indietro
> 
> Riflessione?
Mi è capitato di parlare con un carissimo amico che ha comprato un portatile
apple di seconda mano e queste sono state le sue parole
"bellissimo, lanci una stampa e ti riconosce la stampante e.. stampa, non ti
chiede nulla, fa quello che vuoi che faccia, non c'e' da configurare nè
scaricare nulla, ha tutto su e fa tutto da solo"
La difficoltà più grossa, che pian piano si sta affievolendo conle ultime
distribuzioni, è che ci sono un sacco di strumenti che magari funzionano
benissimo ma... sono complessi da installare per un non programmatore/sistemista.

Altro piccolo neo è che si sviluppano decine di progetti simili quando sarebbe
più utile dedicarsi a migliorarne pochi, anzi pochissimi. C'è una dispersione
di risorse che rallenta la crescita degli applicativi accrescendo la
diversità. La domanda che ci si dovrebbe fare è il perchè ci si disperde? è un
problema di burocrazia dell'opensource o... semplicemente mancanza di una
strategia superiore che riunifica gli sforzi?
Probabilmente se si vuole davver far diffondere la filosofia opensource
bisogna trovare il modo di coinvolgere/coercire gli sviluppatori ad aggregarsi
nello sviluppo di pochi applicativi per tipo. Nello stesso tempo avere come
obbiettivo non solo e non soprattutto le eccellenze prestazionali ma la
semplicità d'uso e di installazione. In questo caso la comunità di sviluppo
deve aprire le sue porte a degli utonti (io per prio sono un utonto) che li
riportino sulla terra con le esigenze reali e concrete di chi usa il computer
senza essere un esperto.
Parallelamente ci deve essere un'offerta valida e qualificata di esperti in
grado di risolvere (a pagamento.. non mi spaventa la cosa) dalla semplice
installazione di un applicativo ai problemi particolari e specifici di una
piccola/media/enorme azienda come di un privato.
Il problema in questo caso è che sovente non ci sono nè riferimenti ne
soluzioni percorribili.
Guardando il tutto con l'occhio dell'uomo di marketing il cliente lo guadagni
con piccole cose che strafunzionano anzichè con cose strabilianti che vanno
usate in punta di piedi in cima ad una pila di uova in equilibrio incerto ;)



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