[Soci SLIP] Arriva la corrente elettrica senza fili
Lucio Crusca
lucio a sulweb.org
Dom 16 Dic 2007 13:06:08 CET
Alle 12:36, domenica 16 dicembre 2007, Davide Corio ha scritto:
> Si certo, ma è cmq come stare in mezzo ad una connessione wireless,
> oppure tra un ripetitore gsm ed il tuo cellulare (dove solitamente, nel
> mezzo ci sta il nostro cervello).
> Fino ad ora non è mai stato provato scientificamente, ma linfomi e
> leucemie oltre che essere provocati da un uso indiscriminato di
> fitofarmaci che beviamo e mangiamo quotidianamente, sicuramente sono in
> aumento grazie a tutti i campi che ci troviamo attorno, tra televisione,
> radio, internet e altro.
Non vorrei dire una stupidaggine, ma un campo magnetico è qualcosa di molto
diverso da una radiazione elettromagnetica, ovvero il campo magnetico non
viene mai assorbito dalla materia, cosa che invece accade puntualmente con le
radiazioni elettromagnetiche: se colpiscono un atomo, questo assorbe la
radiazione e trasferisce l'energia assorbita agli elettroni, i quali
acqustano un potenziale maggiore e possono saltare ad un orbitale diverso,
causando una rottura del legame chimico con gli altri atomi e potenzialmente,
nel caso di molecole organiche del DNA, qualsiasi tipo di malattia genetica.
Quello che si presume quando si dice che cellulari, tv, radio, etc..., non
sono dannosi, è che l'energia trasportata da queste radiazioni non sia
sufficiente a rompere i legami molecolari, nel senso che facendo i conti
effettivamente non lo è. Tuttavia questa energia è molto più alta quanto più
la fonte della radiazione è vicina e cala con il quadrato della distanza, da
cui capiamo perché il cellulare può essere più pericoloso delle onde radio
della TV, nonostante l'antenna del cellulare sia decisamente meno potente dei
ripetitori di mediaset.
> Cmq quello che mi sono chiesto è appunto il delta di efficienza tra
> questo sistema ed un classico cavo.
> In un'era dove il risparmio energetico è sulla bocca di tutti (sempre
> che sia il risparmio la cose utile...piuttosto che l'utilizzo di fonti
> più efficienti e meno costose) che senso ha sviluppare una tecnologia
> che per ricaricare un cellulare utilizza più energia del dovuto?
Il risparmio energetico non è l'unico modo di ottenere un'economia mondiale
sostenibile. Io in questo momento mi trovo con circa 10 alimentatori di
vecchi cellulari nel cassetto, che non uso più nonstante funzionino ancora
(gli alimentatori intendo), semplicemente perché la combinazione "tipo di
connettore" e "voltaggio in uscita" non combacia con quanto richiesto dal mio
cellulare attuale nè con quanto richiesto da qualsiasi altro dispositivo
ricaricabile che ho in casa. Togliendo la variabile "tipo di connettore" si
resta più solo con la variabile "voltaggio in uscita" (che nel caso specifico
sarà un'intensita di campo magnetico) e visto che l'elettronica di consumo
alla suo interno usa componenti standard, possiamo aspettarci che con tre o
quattro intensità diverse di campo magnetico soddisferemo tutte le esigenze
di ricarica dei vari amenicoli che abbiamo in casa. In questo modo non ci
troveremo più a produrre e gettare via alimentatori assieme ai cellulari per
il semplice fatto che i produttori non sanno mettersi d'accordo su uno
standard per la forma del connettore.
> Inoltre mi immagino che trasmettitore e base debbano essere abbastanza
> vicini.
Come dicevo, il vantaggio di non avere un cavo non è tanto la distanza fra i
dispositivi ma la versatilità della soluzione che permette di risparmiare
alimentatori e di creare una sorta di alimentatore standard che va bene con
tutto, un po' come la presa a muro per il 220V.
Lucio.
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