[S.Li.P] [OT] inclusioni
Alessandra Neve
alessandra.neve a gmail.com
Lun 30 Nov 2020 23:01:26 CET
Ciao Davide! Che bello sentire anche te
Il giorno lun 30 nov 2020 alle ore 16:18 Davide Davide via SLiP <
slip a liszt.softwareliberopinerolo.org> ha scritto:
>
>
> Preferite un mondo senza ingiustizie, dove ognuno rispetta l'altro, o un
> mondo che si preoccupa di creare un lingua perfetta dal punto di vista
> grammaticale?
> detto in altre parole meglio la sostanza o l'apparenza?
>
E' proprio perchè mi interessa la sostanza che do importanza anche alla
forma. Ma certamente non solo.
Temo proprio di essermi spiegata malissimo: è ovvio che è molto più
importante la giustizia, o il rispetto delle persone nei fatti, ecc. ecc.!
Ci mancherebbe! Che mi importa della lingua di per sè? Anzi, mi pare in
generale la si voglia difendere più di quello che farei io. Per me è
importante nella misura in cui richiama concetti, pensieri che danno forma
alla nostra realtà. Di per sè, le regole linguistiche sono convenzioni, e
proprio per questo non ci vedo nulla di male a cambiarle, ma rappresentano
anche quello che c'è sotto, allora a maggior ragione cambiamole!
> Se bisogna lottare, bisogna lottare per un mondo più giusto, dove non
> esistono discriminazioni. E non sull'uso delle parole. Il linguaggio è a
> tutti gli effetti un "codice" per comunicare un pensiero.
> Anche se un giorno la nostra lingua avrà raggiunto la massima espressione
> di neutralità, Chiunque, pur utilizzando un linguaggio perfetto, potrà
> continuare a discriminare e disprezzare l'altro se non c'è stata una vera e
> propria rivoluzione sui "valori".
>
Sono d'accordo che le ingiustizie possono esserci ugualmente. Ma perchè non
contribuire anche con il linguaggio? Sul tema della violenza di genere, è
considerato un tema molto importante.
Per me lottare per non avere più discriminazioni significa anche cambiare
il linguaggio, che alimenta la cultura di genere in cui viviamo. La lingua
non è solo un codice... per carità, a quanto dicono alcuni teorici, non
sarà la verità con la V maiuscola, però è un'idea che mi convince
abbastanza. I 30 modi di dire neve in inuit ci dicono che loro vedono neve
diverse dalla nostra? No, la neve è la stessa, ma hanno un mondo più ricco
di sfumature di neve. Per me è affascinante. Ecco, non ci vedo nulla di
strano a ipotizzare che l'espressione "non fare la femminuccia" descriva un
mondo dove le femmine sono deboli.
Poi se non siete d'accordo con questa teoria - che ovviamente non è nata
ieri e non ho inventato io - pace. Me ne farò, tristemente, una ragione.
> Il popolo che usa il swahili (.....*che non ha il termine **"avere" come
> lo concepiamo in italiano ("avere" nel senso di possedere)** ...*.) è un
> popolo dove è normale scambiare una donna con le pecore e le vacche e che
> rivendica la propria razza con il sangue e i più forti dominano senza pietà
> sui più deboli anche se non hanno il termine avere
> Questo è per dire che la forma non coincide con la sostanza.
>
Su questa osservazione, ahimè, resto davvero parecchio delusa: dire che un
popolo che parla swahili normalmente scambia una donna con le pecore e
tutto il resto che hai scritto mi sembra un'affermazione decisamente forte,
diciamo così... ma sì, dai, ci aggiungo anche un po' stile coloniale. E'
come dire che gli italiani sono capaci di uccidere nell'acido i bambini,
come tutti i mafiosi. O che i preti sono pedofili.
Si vede che non conosci nessuno che parla swahili. Mi dispiace molto.
Ciao ciao ciao
Ale
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