[S.Li.P] IoT e 5G

Lucio lucio a sulweb.org
Ven 26 Giu 2020 01:39:58 CEST


Il 25/06/20 08:35, Davide Corio via SLiP ha scritto:
> Probabilmente anche in questo casi i problemi non sussistono siccome 
> frequenze più alte corrispondono a penetrazione nel corpo umano 
> inferiore (a parità di esposizione).

Sì, ma il problema è il perché la penetrazione sia inferiore. Provo a 
spiegarlo semplificando molto e omettendo volontariamente alcuni termini 
che fisicamente ci sono, per rendere il tutto facilmente comprensibile, 
anche se non propriamente corretto.

La distanza fra nucleo di un atomo ed elettroni orbitanti è molto 
superiore alla dimensione degli elettroni stessi. Gli atomi fra loro si 
legano grazie agli elettroni più esterni, quindi i rispettivi nuclei 
sono ancora più distanti fra loro di quanto non lo siano rispetto agli 
elettroni. Questo ci porta a dire che, un un certo senso, la materia è 
composta per la maggior parte da spazio vuoto. Immaginiamo un capannone 
enorme, vuoto, in cui c'è solo un pilastro ogni tanto: ti ci puoi 
divertire con lo skateboard facendo ampie curve e controcurve attorno a 
quei pochi pilastri e la probabilità di colpirne uno per sbaglio è molto 
bassa.

Le onde radio sono radiazioni elettromagnetiche, ovvero oscillazioni 
sinusoidali di densità di energia di un campo elettromagnetico. Le puoi 
immaginare come onde del mare che si muovono, anche se a muoversi non è 
acqua in questo caso, ma energia.

Se sei nel mare a prendere le onde, devi stare attento a quando ti 
arriva addosso un'onda alta, perché è quella che trasporta più energia 
(cinetica e potenziale in quel caso). Un concetto analogo vale per le 
radiazioni elettromagnetiche: se un picco alto della sinusoide dell'onda 
radio colpisce un elettrone, l'elettrone ne assorbe la rispettiva 
energia e l'onda "si spegne", cioè smette di penetrare nella materia. Se 
l'energia assorbita è sufficiente all'elettrone per staccarsi dal legame 
che ha con il nucleo dell'atomo che lo tiene lì, l'atomo viene ionizzato 
ed il legame chimico spezzato. Se non ricordo male quanto studiato a suo 
tempo, se invece l'energia non è sufficiente, l'elettrone emette di 
nuovo la stessa quantità di energia assorbita, forse sotto forma di 
altra radiazione elettromagnetica, non ricordo esattamente, ma poco 
importa ai fini di questa digressione.

Si parla quindi di radiazione ionizzante ed il fatto che lo sia o meno 
dipende solo dall'intensità del campo di tale radiazione, che si traduce 
in ampiezza e frequenza dell'onda, cioè distanza fra un picco positivo 
ed uno negativo e numero di picchi per unità di tempo. Tuttavia la 
frequenza (o l'inverso, la lunghezza) dell'onda non fa cambiare la 
densità di energia trasportata da un singolo picco. Continuando il 
paragone, un'onda del mare alta 3 metri trasporta molta più energia 
cinetica e potenziale di una alta 30 centimetri. Se poi arrivano 20 onde 
al minuto, da 3 metri l'una, o tre onde ogni 20 minuti, sempre da 3 
metri l'una, l'energia di ogni singola onda  del mare alta 3 metri non 
cambia. Quello che cambia è la probabilità che tu, mentre fai il bagno 
nel mare, sia colpito da un'onda alta.

Allo stesso modo, la frequenza (100KHz o 300GHz) delle onde 
elettromagnetiche fa cambiare la probabilità che una di queste onde si 
scarichi su un elettrone con il suo picco più alto. Se la frequenza è 
bassa, significa che sono onde lunghe, come le curve sullo skateboard 
nel capannone: la probabilità che centrino esattamente un elettrone 
quando sono al massimo della loro densità di energia è bassa, perché la 
materia è per lo più spazio vuoto, e possono tranquillamente passare 
attraverso il nostro corpo da parte a parte senza essere assorbite. 
Difficilmente succederà che un elettrone si trovi proprio in 
corrispondenza del picco più alto dell'onda, perché il loro picco più 
alto, essendo onde ampie, lo raggiungono relativamente poche volte nel 
tempo che passa da quando entrano a quando escono dal nostro corpo. 
Quindi la maggior parte delle volte trasferiscono all'elettrone colpito 
solo una parte dell'energia che trasportano e poi proseguono la loro 
strada con la restante energia (cioè attenuate).

Se invece la frequenza dell'onda è alta, la probabilità che colpiscano 
un elettrone quando sono al massimo dell'energia aumenta, ed ecco perché 
le onde ad alta frequenza penetrano di meno nel nostro corpo (o in 
qualsiasi altro materiale): semplicemente perché trovano prima uno o più 
elettroni che le assorbono.

Cosa succede alle nostre cellule quando un elettrone assorbe tutta o 
parte dell'energia di un'onda elettromagnetica?

Difficile dirlo, perché molto dipende da quanta energia viene assorbita 
e se questa energia sia sufficiente o meno a ionizzare l'atomo 
sfortunato. Se è sufficiente, il legame chimico di quell'atomo si rompe.

Cosa succede dopo, è ancora più difficile da prevedere, perché dipende 
da quale fosse quel legame chimico che si è rotto e quali funzioni 
citologiche avesse quella molecola. Nel caso peggiore la cellula 
"impazzisce" ed inizia a riprodursi senza controllo, diventando tumorale.

Tuttavia le onde del 5G hanno intensità troppo bassa per essere 
ionizzanti. Ma cosa succede se, sfiga vuole, l'onda elettromagnetica del 
5G del cellulare entra in risonanza con quella dello smart-frullatore e 
con quella dello smart-gabinetto? Succede che le rispettive densità di 
energia si sommano.

Quante sono, però, le probabilità che le onde della stessa frequenza del 
5G entrino in risonanza? In realtà non molte, perché essendo prodotte da 
sorgenti differenti, tipicamente saranno sfasate. Tuttavia le onde 
elettromagnetiche si sommano anche indipendentemente dalla risonanza. È 
sufficiente che due picchi casualmente capitino nello stesso posto e 
nello stesso istante, anche se generati da frequenze diverse, per avere 
una densità di energia, in quel punto, superiore alla massima prevista 
dalle singole sorgenti. E se in quel punto casualmente in quel momento 
si trova anche l'elettrone di cui sopra, l'energia di ionizzazione 
potrebbe essere raggiunta: ovviamente la probabilità in questo caso 
dipende anche da quante onde che si sommano sono necessarie per 
raggiungere tale energia.

Questo significa che il 5G fa venire il cancro? Probabilmente no, perché 
l'intensità dalle onde elettromagnetiche coinvolte, anche sommando 
smart-frullatore e smart-materasso è tipicamente troppo bassa per 
ionizzare alcunché, ma se dovessi scegliere fra un'onda che mi penetra e 
mi passa attraverso ed una che di certo si ferma al primo millimetro di 
pelle, preferirei la prima, a parità di intensità, perché la seconda 
sono praticamente sicuro di assorbirla tutta. Detto questo, tanto non è 
ionizzante nemmeno la seconda, quindi qualche elettrone la assorbe e poi 
la rilascia, ma voglio dire solo che se posso preferisco non assorbirla 
proprio.

> 
> I 5G-scettici per il momento stiano lontani dalla luce solare, siccome 
> sicuramente è più nociva :)
> 

Sicuro è morto, ma ragionevolmente possiamo aspettarci che sia così come 
dici. Le onde del 5G infatti hanno frequenze che, nel peggiore dei casi, 
sono migliaia di volte inferiori alla luce visibile, che di per sé non è 
ancora ionizzante, e milioni di volte inferiori ai raggi UV, che sono i 
primi nello spettro a fare danni al nostro corpo a causa della loro alta 
energia (dovuta alla frequenza).

I raggi X usati nelle radiografie hanno frequenza ancora migliaia o 
milioni di volte più alta dei raggi UV e si ritiene che non siano poi 
così pericolosi alle ampiezze e nelle quantità usate per gli esami 
radiografici, tanto da far pendere l'ago della bilancia 
rischio/beneficio a loro favore anche solo per diagnosticare una normale 
frattura ossea.

Certo, non possiamo dire con certezza che le onde del 5G siano sicure 
(così come non possiamo dire con certezza che le CPU ARM siano più 
lente), ma possiamo ragionevolmente immaginare che sia così.


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