[S.Li.P] IoT e 5G

Alessandro Pasotti apasotti a gmail.com
Ven 26 Giu 2020 14:43:52 CEST


Per chi si sta interessando alla questione, il nocciolo sembra essere
una coppia di studi sperimentali, uno americano (NTP) e uno italiano
(Ist. Ramazzini) che affermano di aver riscontrato effetti
statisticamente significativi di aumento di alcune patologie tumorali
su ratto in seguito all'esposizione a certe radiofrequenze.

L'ICNRP ha pubblicato una analisi approfondita di entrambi gli studi:

https://journals.lww.com/health-physics/Fulltext/2020/05000/ICNIRP_Note__Critical_Evaluation_of_Two.3.aspx

e qui c'è una review di tutta la questione:
https://microwavenews.com/short-takes-archive/icnirp-ntp-ri

Buona lettura :)


On Fri, Jun 26, 2020 at 1:40 AM Lucio via SLiP
<slip a liszt.softwareliberopinerolo.org> wrote:
>
> Il 25/06/20 08:35, Davide Corio via SLiP ha scritto:
> > Probabilmente anche in questo casi i problemi non sussistono siccome
> > frequenze più alte corrispondono a penetrazione nel corpo umano
> > inferiore (a parità di esposizione).
>
> Sì, ma il problema è il perché la penetrazione sia inferiore. Provo a
> spiegarlo semplificando molto e omettendo volontariamente alcuni termini
> che fisicamente ci sono, per rendere il tutto facilmente comprensibile,
> anche se non propriamente corretto.
>
> La distanza fra nucleo di un atomo ed elettroni orbitanti è molto
> superiore alla dimensione degli elettroni stessi. Gli atomi fra loro si
> legano grazie agli elettroni più esterni, quindi i rispettivi nuclei
> sono ancora più distanti fra loro di quanto non lo siano rispetto agli
> elettroni. Questo ci porta a dire che, un un certo senso, la materia è
> composta per la maggior parte da spazio vuoto. Immaginiamo un capannone
> enorme, vuoto, in cui c'è solo un pilastro ogni tanto: ti ci puoi
> divertire con lo skateboard facendo ampie curve e controcurve attorno a
> quei pochi pilastri e la probabilità di colpirne uno per sbaglio è molto
> bassa.
>
> Le onde radio sono radiazioni elettromagnetiche, ovvero oscillazioni
> sinusoidali di densità di energia di un campo elettromagnetico. Le puoi
> immaginare come onde del mare che si muovono, anche se a muoversi non è
> acqua in questo caso, ma energia.
>
> Se sei nel mare a prendere le onde, devi stare attento a quando ti
> arriva addosso un'onda alta, perché è quella che trasporta più energia
> (cinetica e potenziale in quel caso). Un concetto analogo vale per le
> radiazioni elettromagnetiche: se un picco alto della sinusoide dell'onda
> radio colpisce un elettrone, l'elettrone ne assorbe la rispettiva
> energia e l'onda "si spegne", cioè smette di penetrare nella materia. Se
> l'energia assorbita è sufficiente all'elettrone per staccarsi dal legame
> che ha con il nucleo dell'atomo che lo tiene lì, l'atomo viene ionizzato
> ed il legame chimico spezzato. Se non ricordo male quanto studiato a suo
> tempo, se invece l'energia non è sufficiente, l'elettrone emette di
> nuovo la stessa quantità di energia assorbita, forse sotto forma di
> altra radiazione elettromagnetica, non ricordo esattamente, ma poco
> importa ai fini di questa digressione.
>
> Si parla quindi di radiazione ionizzante ed il fatto che lo sia o meno
> dipende solo dall'intensità del campo di tale radiazione, che si traduce
> in ampiezza e frequenza dell'onda, cioè distanza fra un picco positivo
> ed uno negativo e numero di picchi per unità di tempo. Tuttavia la
> frequenza (o l'inverso, la lunghezza) dell'onda non fa cambiare la
> densità di energia trasportata da un singolo picco. Continuando il
> paragone, un'onda del mare alta 3 metri trasporta molta più energia
> cinetica e potenziale di una alta 30 centimetri. Se poi arrivano 20 onde
> al minuto, da 3 metri l'una, o tre onde ogni 20 minuti, sempre da 3
> metri l'una, l'energia di ogni singola onda  del mare alta 3 metri non
> cambia. Quello che cambia è la probabilità che tu, mentre fai il bagno
> nel mare, sia colpito da un'onda alta.
>
> Allo stesso modo, la frequenza (100KHz o 300GHz) delle onde
> elettromagnetiche fa cambiare la probabilità che una di queste onde si
> scarichi su un elettrone con il suo picco più alto. Se la frequenza è
> bassa, significa che sono onde lunghe, come le curve sullo skateboard
> nel capannone: la probabilità che centrino esattamente un elettrone
> quando sono al massimo della loro densità di energia è bassa, perché la
> materia è per lo più spazio vuoto, e possono tranquillamente passare
> attraverso il nostro corpo da parte a parte senza essere assorbite.
> Difficilmente succederà che un elettrone si trovi proprio in
> corrispondenza del picco più alto dell'onda, perché il loro picco più
> alto, essendo onde ampie, lo raggiungono relativamente poche volte nel
> tempo che passa da quando entrano a quando escono dal nostro corpo.
> Quindi la maggior parte delle volte trasferiscono all'elettrone colpito
> solo una parte dell'energia che trasportano e poi proseguono la loro
> strada con la restante energia (cioè attenuate).
>
> Se invece la frequenza dell'onda è alta, la probabilità che colpiscano
> un elettrone quando sono al massimo dell'energia aumenta, ed ecco perché
> le onde ad alta frequenza penetrano di meno nel nostro corpo (o in
> qualsiasi altro materiale): semplicemente perché trovano prima uno o più
> elettroni che le assorbono.
>
> Cosa succede alle nostre cellule quando un elettrone assorbe tutta o
> parte dell'energia di un'onda elettromagnetica?
>
> Difficile dirlo, perché molto dipende da quanta energia viene assorbita
> e se questa energia sia sufficiente o meno a ionizzare l'atomo
> sfortunato. Se è sufficiente, il legame chimico di quell'atomo si rompe.
>
> Cosa succede dopo, è ancora più difficile da prevedere, perché dipende
> da quale fosse quel legame chimico che si è rotto e quali funzioni
> citologiche avesse quella molecola. Nel caso peggiore la cellula
> "impazzisce" ed inizia a riprodursi senza controllo, diventando tumorale.
>
> Tuttavia le onde del 5G hanno intensità troppo bassa per essere
> ionizzanti. Ma cosa succede se, sfiga vuole, l'onda elettromagnetica del
> 5G del cellulare entra in risonanza con quella dello smart-frullatore e
> con quella dello smart-gabinetto? Succede che le rispettive densità di
> energia si sommano.
>
> Quante sono, però, le probabilità che le onde della stessa frequenza del
> 5G entrino in risonanza? In realtà non molte, perché essendo prodotte da
> sorgenti differenti, tipicamente saranno sfasate. Tuttavia le onde
> elettromagnetiche si sommano anche indipendentemente dalla risonanza. È
> sufficiente che due picchi casualmente capitino nello stesso posto e
> nello stesso istante, anche se generati da frequenze diverse, per avere
> una densità di energia, in quel punto, superiore alla massima prevista
> dalle singole sorgenti. E se in quel punto casualmente in quel momento
> si trova anche l'elettrone di cui sopra, l'energia di ionizzazione
> potrebbe essere raggiunta: ovviamente la probabilità in questo caso
> dipende anche da quante onde che si sommano sono necessarie per
> raggiungere tale energia.
>
> Questo significa che il 5G fa venire il cancro? Probabilmente no, perché
> l'intensità dalle onde elettromagnetiche coinvolte, anche sommando
> smart-frullatore e smart-materasso è tipicamente troppo bassa per
> ionizzare alcunché, ma se dovessi scegliere fra un'onda che mi penetra e
> mi passa attraverso ed una che di certo si ferma al primo millimetro di
> pelle, preferirei la prima, a parità di intensità, perché la seconda
> sono praticamente sicuro di assorbirla tutta. Detto questo, tanto non è
> ionizzante nemmeno la seconda, quindi qualche elettrone la assorbe e poi
> la rilascia, ma voglio dire solo che se posso preferisco non assorbirla
> proprio.
>
> >
> > I 5G-scettici per il momento stiano lontani dalla luce solare, siccome
> > sicuramente è più nociva :)
> >
>
> Sicuro è morto, ma ragionevolmente possiamo aspettarci che sia così come
> dici. Le onde del 5G infatti hanno frequenze che, nel peggiore dei casi,
> sono migliaia di volte inferiori alla luce visibile, che di per sé non è
> ancora ionizzante, e milioni di volte inferiori ai raggi UV, che sono i
> primi nello spettro a fare danni al nostro corpo a causa della loro alta
> energia (dovuta alla frequenza).
>
> I raggi X usati nelle radiografie hanno frequenza ancora migliaia o
> milioni di volte più alta dei raggi UV e si ritiene che non siano poi
> così pericolosi alle ampiezze e nelle quantità usate per gli esami
> radiografici, tanto da far pendere l'ago della bilancia
> rischio/beneficio a loro favore anche solo per diagnosticare una normale
> frattura ossea.
>
> Certo, non possiamo dire con certezza che le onde del 5G siano sicure
> (così come non possiamo dire con certezza che le CPU ARM siano più
> lente), ma possiamo ragionevolmente immaginare che sia così.
> --
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