[S.Li.P] Rete scuole ecoattive
Lucio
lucio a sulweb.org
Dom 26 Gen 2020 21:24:52 CET
Il 24/01/20 09:09, Alessandra Neve via SLiP ha scritto:
> Interessante questa opzione diaspora. Non la conoscevo, ho letto qualche
> info (peccato però che non uso i social, non ha senso sperimentarlo!).
La domanda sorge spontanea: perché non usi i social? Sospetto che i
motivi per cui non li usi siano proprio i motivi che hanno portato alla
creazione di Diaspora e quindi per te Diaspora potrebbe essere il social
ideale. È solo una mia sensazione, ovviamente sta a te dire se sia
veramente così o no.
> Ho visto che in Italia ci sono pochissimi pod con pochi utenti,
A giudicare da quanto riporta il sito podupti.me (elenco di pod
attualmente attivi), la situazione italiana, pur essendo meno viva delle
altre grandi nazioni europee, non sembra essere così tragica, se
confrontata per esempio con la Cina, la Corea e Taiwan, che dal punto di
vista tecnologico non sono certo indietro, ma su Diaspora hanno meno pod
e meno utenti di noi.
Certo, il numero di utenti di Diaspora non regge nemmeno il confronto
con quelli di Facebook o Instagram e neppure con quello dell'ormai
defunto Google Plus, ma l'obiettivo non è reggere il confronto sui numeri.
> è perchè
> la cosa non ha presa da noi o perchè è recente? Ne sapete qualcosa?
Diaspora esiste da 10 anni, non la definirei recente. Il motivo per cui
gli utenti ed i pod sono pochi (se confrontati con i social più famosi),
secondo me, è lo stesso per cui gli utenti Linux su PC sono pochi: serve
un passaggio in più, c'è un ostacolo, che porta solo i veramente
motivati a sceglierlo.
> Non penso Lucio l'avrebbe proposto per delle scuole
In realtà non l'ho ancora proposto a nessuno, l'ho solo detto a voi:
prima di proporlo alle scuole devo capire se ha senso in base a quel che
realmente vogliono fare.
> se fosse roba per nerd o per ultra40,
<victimhood mode="pedantic">
Ok, mi stai bullizzando, ma lo accetto, voglio dire, lo subisco da
quando avevo 12 anni ed ero già nerd, adesso che ne ho più di 40 la
situazione non può che accentuarsi, essendoci una ragione in più:
chiaramente gli over40 sono un mondo a parte che non saprà mai entrare
in comunicazione con i nativi digitali. Sono già pronto per quando sarò
over60 e si aggiungerà la demenza senile.
</victimhood>
Tranquilla, non me la sono presa davvero: penso che la discriminazione,
in molti casi, sia la scelta più sensata, anche nei casi in cui la
discriminazione colpisce me.
Infatti non avrei mai pensato di proporre Diaspora a dei docenti non
nerd, proprio per questioni di diffuso pregiudizio nei confronti del
software libero e dei nerd come me, pregiudizio che costa caro eliminare
e che quindi è meglio accettare pur di far passare il messaggio, se
non fossero stati loro stessi a chiedermi una piattaforma di
condivisione online che gli permettesse di restare padroni dei loro dati.
> ma mi chiedo appunto quanto sia agevole per chi è
> abituato a non dare importanza alla comprensione dello strumento che
> utilizza (già dover scegliere il pod, che per me è una grande libertà,
> può essere visto come "passaggio in più da fare=ostacolo").
> Semplice riflessione.
Sorprendentemente (?) pare che almeno alcuni (in realtà non così pochi)
professionisti della pubblica istruzione svolgano il proprio mestiere
con passione e che quindi, in nome della formazione, siano disposti a
fare un paio di click in più. O almeno questo è quanto mi sembra di aver
colto dalle prime interazioni, ma vi aggiornerò appena avrò novità del
caso specifico.
Comunque il pod non dovrebbero sceglierlo, ma dovrebbero solo usarlo. La
mia proposta non sarebbe aggregarsi ad un pod esistente, ma creare un
pod dedicato alla la rete di scuole ecoattive, su un server dedicato,
pagato dalla rete di scuole stessa. La parte tecnica di gestione del pod
sarebbe in capo a SLiP (lo farei io e chiunque altro voglia
eventualmente aggregarsi). In questo modo i dati resterebbero
inequivocabilmente di loro proprietà.
Il tutto ad oggi ovviamente è solo un'ipotesi.
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