[S.Li.P] consumo banda videoconferenze
Valentino Bocchino
valentinobocchino17 a gmail.com
Sab 25 Apr 2020 01:28:59 CEST
> Il giorno 25 apr 2020, alle ore 00:25, Lucio via SLiP <slip a liszt.softwareliberopinerolo.org> ha scritto:
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> Il 24/04/20 23:17, Valentino Bocchino via SLiP ha scritto:
>> Concordo pienamente. Anche nella nostra scuola stanno tirando su lo "scandalo dei giga", dove i genitori si lamentano dei giga dei loro figli. A riguardo avrei un paio di commenti:
>> - Se hai dei figli e una famiglia, a meno che non vivi nelle caverne e/o come un cavernicolo, fammi capire perché non dovresti avere una connessione ad internet fissa (ADSL/Fibra Ottica).
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> Perché ognuno è libero di vivere senza internet se vuole e lo stato deve garantirgli comunque la formazione come da articolo 34 della nostra costituzione.
Qui a mio avviso si entra in un argomento spinoso. Nonostante ognuno sia libero (ovviamente) di non volere una connessione ad internet, personalmente sono sempre più convinto del fatto che internet sia un evoluzione (positiva e negativa) del modo in cui le società moderne comunicano. Quindi nonostante non sia obbligatorio, lo ritengo comunque uno strumento molto importante sotto molti aspetti, specialmente in un mondo che ormai viaggia in questa direzione. Volendo il tuo commento si applica anche alla luce elettrica: nulla vieterebbe a mio padre di decidere da domani di vivere a lume di candela e di lavarci con l’acqua sul fuoco, ma a mio avviso sarebbe un tantino un segno di arretratezza sociale. Poi per quanto riguarda il diritto all’istruzione… personalmente penso sia insindacabile, però nel mondo niente è perfetto, e quindi penso che bisognerebbe imparare di più a lavorare sull’incontrarsi a metà strada: lo stato mi deve fornire un servizio, ma io mi metto nelle condizioni di poterlo accogliere nel migliore dei modi, il che significa (a mio parere) che allo stesso modo con cui per esempio ti assicuri che tuo figlio non vada a scuola in mutande, così che non ci siano “intoppi”, nel suo percorso educativo, ti assicuri anche che abbia almeno in questa situazione di necessità, una connessione ad internet, visto che si è deciso di fare le lezioni online. Quindi niente è vietato, ma agevolare lo stato nel suo difficile lavoro di fornire diritti uguali a tutti non è sicuramente una cattiva abitudine. Con questo stesso principio, per esempio rispetto e saluto il medico pubblico, anche se deve curarmi a prescindere da come mi comporto con lui, o da altri fattori, perché aiutarsi a vicenda rende le cose più semplici.
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>> - Caro genitore, tuo figlio ha in media il telefono in mano per così tanto tempo che potrebbe persino scambiarlo per carta igienica, e ci fa sopra un sacco di cose che neanche lui sa bene come funzionano, quindi:
>> - Davvero è la prima volta che finisce i giga?
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> Probabilmente no, ma il problema è proprio quello. Li finiva già normalmente senza consumare mezzo giga ogni ora di lezione.
Esatto, infatti l’argomento di discussione è questo: i genitori mettono come causa di un problema preesistente le lezioni online, quando è evidente che non è la causa del problema. (Era una domanda retorica)
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>> - Tu come genitore, se sei così ingenuo da credere che le lezioni online siano un problema per i giga di tuo figlio davvero pensi di sapere cosa combina?
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> E tu Valentino pensi di saperlo invece? E anche se lo sai, cosa importa? La scuola non può venire a farti i conti in tasca di come consumi i tuoi giga. Sai perché? Perché sono i tuoi, non quelli della scuola.
No, non penso di saperlo e non lo voglio sapere, ed è per questo che infatti non mi lamento dell’eventuale consumo in giga delle lezioni online. Se sapessi cosa combina il mio ipotetico figlio al telefono avrei un’altro motivo da aggiungere al perché le lezioni online non sono la causa dei suoi consumi in traffico dati. La scuola dovrebbe fare due considerazioni su come tu usi un servizio se incolpi loro del suo completo esaurimento (come stanno facendo i genitori). Quindi non dico che devono venire a farti i conti in tasca, ma un conto come quello di Lucio Crusca e Andrea Primiani mi sembra del tutto un modo legittimo (anche se un po’ breve) per una scuola di giustificarsi. (Anche questa era una domanda retorica, nel senso che se pensi che le lezioni online siano il problema, allora dovrai per forza sapere cosa fa tuo figlio al telefono)
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>> funzione Hotspot del telefono per connettere un computer, quindi vuol dire che non hai una linea fissa.
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> Avere una linea fissa è un costo e se normalmente ne puoi fare a meno, non c'è alcuna legge che ti obblighi ad averla. Oltre a ciò, dove manca la copertura della fibra, pagare 25 euro al mese per una linea ADSL (sempre che almeno quella ci sia) che al giorno d'oggi va probabilmente più lenta del 4G del cellulare, che ne costa 10, non è una scelta molto sensata.
Dipende dalle zone, esistono anche connessioni satellitari insieme ad altre soluzioni. Inoltre i prezzi sono leggermente scesi, di solito di parla di 19 o 20 euro. In ogni caso, concordo sul fatto che possa essere una di quelle spese che tagliate per lunghi periodi danno grandi risparmi, ma onestamente, considerando che in media le famiglie con ragazzi della nostra età spendono in un sacco di altre cose superflue, forse io taglierei più su quelle (anche se mi rendo conto che potrebbe risultare difficile contenere piccole spese sparse, piuttosto che una spesa ricorrente e più consistente). Alla fine, se poi si vedesse la connessione ad internet come un investimento sarebbe anche un modo (a mio avviso) leggermente più sano di affrontare la cosa. Internet è uno strumento, e può aprire tante porte e strade verso nuovi mondi.
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>> Scusate per questa mail con sfondo abbastanza umoristico
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> Scusami tu per le mie risposte non molto umoristiche, ma hai un senso dello humor da nerd che rischia di non essere capito dai più, quindi ho preferito prendere le distanze.
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La verità è che prendo un farmaco in dosi abbastanza massicce che si chiama Bentelan (cortisone), fa venire attacchi di fame improvvisi e ti tira su e giù di morale giorno e notte, facendoti arrivare alle 3 del mattino stanco morto ma incapace di dormire. Comunque io non ho mai avuto un senso dell’umorismo e quello che penso sia umorismo alla fine risulta essere tutt’altro, infatti ripensandoci, la mail che ho scritto prima è molto discutibile, perché può essere interpretata con sfumature molto diverse da quello che era il mio pensiero originale, che riassumo in un testo il più neutro e descrittivo possibile qui sotto:
Penso che in questo periodo molti genitori si siano ingiustamente lamentati con le scuole di un consumo eccessivo di traffico dati da parte dei loro figli. I motivi di questo picco nel consumo sono numerosi ma sostengo che nessuno sia dovuto ad una elevata richiesta di larghezza di banda da parte delle attività scolastiche.
I motivi principali a mio avviso sono:
- Mancanza di infrastrutture (nessuna connessione stabile e illimitata, costringendo gli studenti al 4G)
- Utilizzo per altri scopi del traffico dati (e ovviamente questi scopi non sono noti ai genitori)
- Genitori che traggono conclusioni, senza avere in mano dati o conoscenze (perché probabilmente non sanno quanto consuma in media una videoconferenza) (abbastanza comune che gli adulti traggano conclusioni senza basi a sostenerle, basta vederli in gioco quando votano ;) )
>> spiritoso. Fatemi sapere se vi è sembrata una mail un po' più allegra.
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> Direi di no, cioè, anche dopo che dici che stai scherzando, rileggendola non riesco a cogliere il senso umoristico... sicuramente un mio limite.
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Tranquillo, non sono bravo a produrre contenuti divertenti o che mirino a far sorridere. È una cosa che so e avrei dovuto tenerne conto prima, ma credo di aver fatto un piccolo sbaglio ;)
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