[Soci SLIP] [OT[ Liberate Rousseau

Lucio Crusca lucio a sulweb.org
Mer 25 Maggio 2016 00:19:35 CEST


Il 24/05/2016 16:21, Stefano Careglio ha scritto:
> o sei una persona
> libera e vivi (e muori) da persona libera o, se non lo sei, tutto il
> resto non è comunque un problema...

Che visione triste. In quest'ottica tutto quello che facciamo con SLiP 
non avrebbe senso, tanto le pecore resteranno sempre pecore. Spero che 
ti sbagli.

>
> basterebbe infatti che boicottassero quanto imposto dall'alto e
> adottassero dal basso una piattaforma di votazione libera e lasciare
> così lo "staff" della casaleggio di fronte al fatto che, se vogliono
> un "movimento", ne devono accettare le scelte; se questo non accade
> c'è un motivo che poi è lo stesso per cui questo software non sarà mai
> liberato!

E su questo invece temo di doverti dare ragione. Il problema è che la 
cosa sembra non interessare fondamentalmente a nessuno. Ho spammato 
tutto quello che potevo con il link alla mia petizione, sul blog dei 5 
stelle credo di averlo postato tutti i giorni o quasi. Ho raccolto ad 
oggi 13 firme.

Come paragone, a questa lista sono iscritte più di 100 persone 
presumibilmente interessate al software libero. Se le statistiche non 
mentono troppo, almeno 25 di esse dovrebbero essere simpatizzanti del 
movimento 5 stelle, per cui almeno per loro non sussiste conflitto 
interiore nel firmare una petizione di quel colore politico. In ogni 
caso, se Forza Italia, NCD o il PD avessero un software per le 
rispettive primarie, io firmerei di certo una petizione per renderlo 
software libero, anche se poi difficilmente lo userò. Ciò nonostante, le 
firme ricevute dalla mia sono solo 13 e probabilmente non sono tutte 
provenienti da questa lista.

Per carità, può essere colpa di come ho fatto io la petizione, magari 
non si capisce, magari non arriva allo stomaco e non crea emozioni in 
chi la legge, ma il punto è che comunque nessuno ne ha creata un'altra 
migliore (io stesso mi sono stupito che una tale petizione non esistesse 
ancora quando l'ho creata).

>
> spero l'amara riflessione non abbia indisposto troppo, è solo invidia
> per il fatto che il mio workshop sulla crittografia all'ultimo linux
> day non ha avuto tutto l'entusiastico appoggio di quello che si farà
> la prossima riunione,

Beh come prima cosa aspetterei di vedere se l'entusiastico appoggio si 
tradurrà in partecipazione, senza con questo voler mettere in dubbio le 
buone intenzioni di ognuno.

Secondo, anche nel caso in cui la partecipazione ci sia, il Linux Day è 
un evento per noi abbastanza complicato dal punto di vista dei talk, 
perché noi dell'associazione spesso siamo occupati appunto a fare il 
Linux Day e non possiamo permetterci il lusso, che pure ci piacerebbe, 
di sederci ed ascoltare qualcuno che parla di cose interessanti. Ci 
aspettiamo quindi che ad ascoltarci ci sia un pubblico di persone nuove 
ed esterne all'associazione. Purtroppo queste persone esterne, al Linux 
Day, sono sempre pochine. Ai nostri incontri mensili ancora meno, ma nel 
caso di un talk tenuto durante un incontro previsto da calendario, avere 
il pubblico è più semplice, perché ce le cantiamo fra di noi e noi 
stessi siamo il pubblico.

Terzo, ma non meno importante, il fattore psicologico che porta gli 
esclusi a sentire il bisogno di ciò a cui non hanno accesso, per il 
fatto stesso di sapere di essere stati esclusi. Mi spiego: se io non 
avessi detto nulla del mio seminario al liceo, nessuno mi avrebbe 
chiesto di tenerlo per SLiP. Nessuno lo avrebbe chiesto neppure ad altri 
o all'associazione in generale. Tutti avrebbero continuato a non 
ricordarsi che le stesse informazioni erano disponibili al Linux Day 
grazie al tuo talk. Se tu però adesso dicessi che farai un talk sul 
problem solving in ambito Linux, ma che lo farai esclusivamente per il 
liceo, qualcuno ti chiederebbe se puoi ripeterlo per SLiP. Il fatto che 
lo stesso talk io lo abbia tenuto allo scorso Linux Day non cambierebbe 
di una virgola il succedersi degli eventi. Credo sia una reazione 
normale, non ne farei una colpa a nessuno, né ovviamente una questione 
personale, perché è un processo mentale semplice: se mi hanno escluso da 
quella cosa, per qualsivoglia ragione, significa che quella cosa è un 
privilegio di pochi, quindi la voglio. Se invece quella cosa la 
distribuiscono urbi et orbi, significa che non è un privilegio, quindi 
perdersela non è un problema.



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