[Soci SLIP] [Era non so bene se mi piace o mi spaventa.] Donne di Slip

Stefano Careglio stefano.careglio a gmail.com
Mar 17 Feb 2015 20:58:49 CET


Per una volta faccio il serio ed ecco la mia riflessione: l'approccio
alla tecnologia, come tutti gli aspetti della vita, può essere
affrontato a vari livelli (rifiuto, uso ad minchiam, studiando per
riuscire a fare solo quello che ci serve, approfondendo le proprie
conoscenze puntando all'eccellenza), in varie modalità (solitarie,
collaborative per interesse, collaborative per passione) e con vari
approcci etici (con menefreghismo, adeguandosi a poche buone pratiche
per mettersi a posto la coscienza, indagando cosa stia dietro ad ogni
fenomeno per evitare di nuocere a qualcuno o al pianeta o perdere
gradi di libertà (che scritto il 17 febbraio, dalla val pellice,
acquista una sfumatura particolare)).
SLiP è una situazione in cui si affronta la tecnologia, studiando e
approfondendo le proprie conoscenze e capacità, facendolo in maniera
collaborativa per passione, con un occhio di riguardo alla propria
libertà (compreso il gestirsi le proprie informazioni ed i propri
strumenti informatici come decido io e non la multinazionale di turno)
con dei risultati più che apprezzabili, talvolta eccellenti.
In tutto questo prendo atto che la componente femminile,
anagraficamente parlando, senza entrare in alcuna questione sessista,
si ferma ad una persona e per quanto nelle percentuali degli ambienti
dove si lavora con i computer non ci sia mai stata parità, qua si
tende allo 0 o al 100% a seconda del punto di vista; per cui, volendo
evitare di attribuire questo fenomeno a mediocrità o ignoranza della
parte assente, mi sorgono spontanee alcune domande:

è una peculiarità di questo territorio? (che non conosco ancora a
sufficienza per trarre conclusioni)

frequentare gruppi prettamente maschili non viene considerato
opportuno o interessante? (e considerato poi che i temi trattati sono
particolarmente neutri, lontani da qualsiasi implicazione vagamente
sociale o relazionale, questo è un ostacolo o un opportunità?)

vi è forse una tendenza percentualmente superiore delle donne a
pensare che per i problemi al computer si riesca sempre a trovare
qualche galante ometto che li risolve e non valga la pena perdere
tempo a risolverseli da sole? nel caso, la colpa potrebbe ricadere
sulla tendenza "zerbino" diffusa nella maggioranza tecnocratica
maschile? (sarebbe in proposito interessante studiare i differenti
tempi medi di risposta alle richieste di aiuto, in questa lista o
altre situazioni, quando arrivano da un nome che finisce in "a"
(escluso andrea))

è sempre stato così in slip o e una tendenza momentanea, forse transitoria?

conoscete casi inversi, di gruppi praticamente solo femminili per
quanto aperti a tutti (corsi di cucina, cucito, ...)? (comunque
segnalo che alle riunioni di soli maschi ce ne sono portano ottimii
biscotti (senza ganja) fatti da loro e non son pochi quelli che se la
cavano ai fornelli)

e chiudo con la provocazione: maschietti tutto fare e donne a ruota a
beneficiarne o ci sono elementi per pensare diverso?

  stefano



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