[Soci SLIP] Torino passa a Linux!

Enrico Agliotti enrico.agliotti a gmail.com
Lun 4 Ago 2014 11:23:31 CEST


notizia bomba! (se è vero... ho sempre qualche sospetto su Repubblica
e.... sull'amministrazione di Torino ;-) )


Il Comune rinnova i pc e dà l’addio a Microsoft: “Risparmiamo 6 milioni”

Torino si avvia a diventare la prima grande città italiana “open
source”: passaggio graduale, gestito dal Csi, al software gratuito
Linux: finora la spesa per ognuna delle 8300 postazioni era di 300
euro. La novità potrebbe estendersi ad altri enti come Regione e
comparto sanità
di GABRIELE GUCCIONE

04 agosto 2014

Bill Gates non se lo immagina nemmeno, ma Palazzo Civico è sul punto
di “muovergli guerra”, e ci sono due signori che, come Davide contro
Golia, stannoaddestrando le truppe in vista di una rivoluzione: fare
di Torino la prima città d’Italia completamente “open source”,
liberata dalla tirannia del “software proprietario”, milioni di euro
che dalle tasche del contribuente prendono il volo ogni anno verso la
Silicon Valley. Milioni di euro di balzello sulle licenze, che con il
piano del city manager Gianmarco Montanari e del direttore dei Sistemi
informativi, Sandro Golzio, saranno risparmiati e non andranno più a
ingrossare le tasche dei ras dell’informatica. Microsoft e compagnia,
addio: in Comune approderà Linux e Gates e i suoi soci si vedranno
alleggerire le casse di 300 euro per ciascuno degli 8300 computer
dell’amministrazione comunale. «Il passaggio comincerà dal prossimo
autunno e ci vorrà un anno e mezzo per completarlo — chiarisce
l’ingegner Montanari — Diventeremo la prima città italiana “open
source” e calcoliamo di ottenere un risparmio sulle spese per
l’informatica che andrà dal 20 al 40 per cento rispetto ad oggi».

Il risparmio: non ne abbiano a male i patiti di Linux, ché
arriccerebbero il naso, ma la crociata è partita innanzitutto da
questo pulpito. Le macchine in dotazione ai dipendenti comunali sono
vecchie, ormai a fine vita. E da anni non si rinnovano i software.
Intanto Windows Xp, il sistema operativo installato sull’80 per cento
dei pc degli uffici civici, è stato dichiarato morto l’8 aprile
scorso. Impossibile aggiornarlo, impossibile aggiustarlo se si guasta.
Sostituirlo con un nuovo sistema e cambiare nel frattempo tutti i
computer costerebbe alla città 22 milioni per i prossimi cinque anni
tra licenze, nuove macchine, assistenza tecnica e installazioni.
Tanti, troppi in tempi di spending review, con il Comune costretto a
vendere i gioielli di famiglia per riuscire a tappare le buche delle
strade.

Montanari e Golzio si sono guardati negli occhi di fronte al
preventivo milionario e si sono fatti due conti: «Se abbandoniamo il
software proprietario risparmieremo 6 milioni in cinque anni» stima
Golzio. L’investimento iniziale non è basso: «Ma, una volta installati
i programmi e insegnato ai dipendenti come si usano — precisa
Montanari — il sistema andrà avanti sulle proprie gambe e permetterà
di abbassare sempre di più i costi».

Il ”cervellone” comunale cambierà volto, i dipendenti dovranno farci
l’abitudine: addio Office e Explorer, arriveranno Open Office e
Mozilla. «Non sarà un passaggio indolore» avverte Golzio. Anche se da
anni Ubuntu si presenta con un volto molto simile a Windows. «Sarà un
salto verso una maggiore libertà — aggiunge — In Europa l’ha fatto
Monaco, o la Provincia
 di Bolzano, ma per piccole parti». La “migrazione”, come si dice in
gergo, sarà supportata dal Csi: «Saremo i primi, ma a quel punto —
pronostica Montanari — anche gli altri enti piemontesi potranno fare
tesoro della nostra esperienza».


http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/08/03/news/il_comune_rinnova_i_pc_e_d_laddio_a_microsoft_risparmiamo_6_milioni-93067980/

-- 
Inviato dal computer che sto usando in questo momento


Enrico Agliotti
cell. +39-328-0517312
tel. con segreteria: +39-011-23415553



Maggiori informazioni sulla lista Soci