[Soci SLIP] Re: Biblioteca di Torre
Lucio Crusca
lucio a sulweb.org
Gio 3 Apr 2014 12:14:37 CEST
In data giovedì 3 aprile 2014 11:46:29, Enrico Agliotti ha scritto:
> Lo sportello invece, aperto il giovedì dalle 17:30 alle 18:30, è stato un
> totale fallimento. Finora ho saltato solo due giovedì ma non è _mai_ venuto
> nessuno.
Il problema credo sia la pubblicità fatta all'iniziativa, ovvero poca.
> Per pigrizia ho lasciato come distro la xubuntu già installata. Ho
> provveduto solo a tenerla aggiornata. Però non ne sono del tutto contento.
> Sarei tentato di mettere Debian con XFCE.
Debian + XFCE non è molto diversa da Xubuntu e Xubuntu, essendo basata su
Ubuntu, dovrebbe essere più attenta ai dettagli necessari su sistemi desktop
rispetto a Debian. Condizionale d'obbligo.
> Però di fatto non ho ancora capito quale distro sia migliore per gli utenti
> "normali".
Windows 8.
> Avendo ormai installato un certo numero di pc, mi rendo conto di quante
> siano le "trappole" per utenti, nelle varie distro linux. Trappole di cui
> noi non ci rendiamo neanche lontanamente conto.
> Ve ne do una come esempio: leggendo "smonta il volume" mi è stato chiesto
> detto: "ma mi avevi detto che il volume è quello la in alto a destra, e poi
> perché dovrei smontarlo". E in effetti a chi cavolo è venuto in mente di
> usare la parola "volume" per una semplice pendrive o chiavetta?
Credo che il problema dei dettagli estetici nel software libero non abbia
soluzione allo stato attuale delle cose. Scrivere un termine generico come
"volume" è semanticamente corretto per hard disk esterni, chiavette, unità di
rete, eccetera. Scrivere il nome specifico per ognuna costa parecchia più
fatica per il programmatore, il quale, nel nostro caso, il più delle volte è
un volontario che programma a tempo perso. A volte capita addirittura che il
punto del codice in cui si dovrebbe scegliere se chiamare il volume
"chiavetta" o "disco esterno" non abbia le informazioni necessarie per operare
tale scelta e quindi non si possa scrivere nulla di più specifico di "volume"
senza stravolgere in parte l'architettura del software in questione. Gratis.
Un esempio lampante di questo problema è questo bug di Ubuntu, aperto nel 2009
e tutt'ora non risolto (anzi, chi ci stava lavorando ha smesso di lavorarci):
https://bugs.launchpad.net/bugs/435183
Il software center di Ubuntu non mostra il nome esatto della licenza di un
pacchetto, ma scrive solo un generico "Open source" o qualcosa del genere. E
dire che la licenza è la sola caratteristica più importante di tutte le altre
nel software libero. Bene, questo problema ad oggi non è risolto perché per
risolverlo è necessario uno stravolgimento dell'architettura del formato dei
pacchetti deb, oltre che del modo in cui vengono generati.
Chi ha voglia di mettersi a farlo gratis? Magari solo per poi scoprire che la
licenza tanto nessuno la legge? O che allo sportello delle 17:30 in biblioteca
nessuno ci va?
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