[Soci SLIP] [OT] Il giorno della memoria

loredana llcfree a gmail.com
Dom 27 Gen 2013 14:32:57 CET


Celebrazione personale.

Il libro che salverei, dovessi sceglierne uno solo, è: "Se questo è un
uomo" di Primo Levi.

Mi aveva stupito che Primo Levi, nonostante la lucidità con cui
scolpisce nella nostra mente la verità, trascurando l'appello alle
nostre viscere, dicesse di non capire come ciò di cui era stato
vittima e testimone avesse potuto succedere. Come se non vedesse un
collegamento tra l'uomo di tutti i giorni e il persecutore disumano,
l'aguzzino incontrato nei campi di concentramento. Ancora di più mi ha
stupito che proprio lui, sopravvissuto, commettesse suicidio a Torino
l'11 aprile del 1987. Mi son sempre detta che a quel punto doveva aver
capito e che questo aveva probabilmente esaurito la sua capacità di
resiienza in una società in cui riconosceva gli stessi sintomi che
avevano portato a quel massacro premeditato, teorizzato e
tecnologicamente realizzato di parte dell'umanità. Non l'unico, certo.
Ma unico nella capacità di  teorizzare e portare a compimento
un'azione del genere.

Forse perché è successo, oggi è più facile spiegarsi perché sia successo.

L'incubazione è stata lunga, ma la vera malattia che va dal'emanazione
delle leggi razziali del 1938 alla fine di tutto è durata "solo" sette
anni. Nel 1945 era tutto finito. A quale prezzo. Invito tutti a
riflettere. A distinguere. A capire.

In ognuno di noi c'è Gandhi e c'è Hitler e tutta la scala intermedia,
ci sono tutti allo stesso tempo e dipende sia da noi, sia dalle
circostanze quali di questi aspetti prevalgano. Sulle circostanze
abbiamo una possibilità di agire limitata, su noi stessi praticamenti
infinita. Gandhi e Hitler sono vissuti ed hanno agito nello stesso
periodo storico, così come tutti gli altri uomini e donne di
que'epoca. E' un fatto.

Ieri come oggi e non per un solo giorno all'anno, è inutile credere
che la nostra influenza, anche la nostra assenza, sia pari a zero,
esattamente come è inutile (e frustrante) aspettarsi che sia pari ad
infinito. Starà da qualche parte nel mezzo, positiva o negativa, e
ognuno ne è responsabile singolarmente, anche in assenza di tribunali
terreni o divini.

Loredana




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