[Soci SLIP] dispositivo per firma digitale compatibile Linux

llcfree llcfree a gmail.com
Gio 28 Feb 2013 09:35:27 CET


On Thu, 2013-02-28 at 08:40 +0100, Alessandro Pasotti wrote:

> mi hanno costretto a trasformarmi in "impresa" e devo dotarmi di firma
> digitale, qualcuno sa che dispositivo mi crea meno problemi con Linux?
> Pensavo di prendere questa:
> http://www.pec.it/ArubaKey.aspx
> la danno per compatibile.
> Qualcuno ha esperienze?

Nessuna esperienza diretta, ma temo che il problema vada ben al di la'
della smart card che scegli. Non sembra che sia banale fare quello che
uno e' obbligato per legge a fare utilizzando GNU/linux. Fai attenzione.

Una ricerca veloce in rete mi da' questo sito degli avvocati di Venezia:

http://www.ordineavvocativenezia.net/CMS/processo-civile-telematico/750-lutilizzo-della-firma-digitale-in-ambiente-gnulinux

Qui c'e' un link ad un prodotto delle camere di commercio:

http://www.card.infocamere.it/infocamere/pub/download-sw-firma_3177

In ogni caso, ci si lega mani e piedi (una sorta di dipendenza occulta,
tipo quella per flash, solo molto piu' pericolosa, dato che non si
tratta di vedere filmini). Io mi terrei il piu' possibile lontana dai
singoli privati e cercherei il meno peggio in grandi istituzioni che non
possano facilmente permettersi stupidaggini (le camere di commercio,
appunto, oppure le poste, che detesto, ma che forniscono una firma
digitale gratuita per i cittadini per interagire con la PA e poi i
servizi veri a pagamento).

L'assurdo e', come al solito, che il software libero esiste da ben prima
che a qualcuno venissero in mente le smart cards. Ma i cittadini non lo
sanno e percio' non possono ne' difenderlo ne' pretendere. 

Comunque, mi informerei bene con qualche avvocato GNU/linuxista. Nel
momento in cui la burocrazia si trasferisce in digitale, lascio
immaginare quali siano per il cittadino le implicazioni del modo in cui
questo avviene e di come lui ci si invischia.

Credo che sia una scelta, quella del servizio a cui ti iscrivi, da cui
sia molto difficile sganciarsi. Scelto il servizio, con il criterio
minimo che le smart card che consigliano siano compatibili con
GNU/linux, mi occuperei della documentazione. Una buona documentazione
e' garanzia ulteriore di un servizio ben fatto e che ti lascia almeno
capire. Se invece e' tutto troppo facile e non c'e' nulla da spiegare,
allora e' certo che fai solo piu' quello che vogliono loro. Incluso
agganciarti a "poco" prezzo e poi farti pagare tutto quello che vogliono
e tu non scappi, perche' c'e' una legge che ti impone la firma digitale
e per te muoverti sara' possibile solo in teoria. Ti garantisco che
succede. Io ho pagato 50 euro una casella postale e l'anno dopo erano
200. Cambiare il numero di casella postale che dai in giro per il mondo
non e' impresa facile. Un'esperienza probabilmente piu' diffusa e' la
difficolta' a cambiare indirizzo email una volta che lo hai dato a mezzo
mndo. E queste sono sciocchezze in confronto a firma digitale e marca
temporale che ha valore legale e deve essere conservata per almeno 20
anni (non da te, da chi ti fornisce il servizio).

Facci sapere, il tema e' di rilevanza generale. Si comincia con le
"imprese", ma poi riguardera' tutti noi.  

Sarebbe un argomento da studiare molto bene. Io starei con la PA (le
poste, per intenderci) su cui almeno qualche appiglio per pretendere
mettendosi in tanti c'e'. 

Per incidere, bisogna guardare avanti e agire nel momento in cui le cose
"stanno" per accadere. dopo e' infinitamente piu' difficile. Come
diavolo si fa, senza cittadini consapevoli?

Loredana


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