[Soci SLIP] principi e pratica

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Sab 2 Giu 2012 13:47:14 CEST


On Sat, 2012-06-02 at 12:14 +0200, Lucio Crusca wrote:
> In data sabato 2 giugno 2012 11:32:59, Giovanni Papa ha scritto:
> 
> > Si Loredana, noi a Villa Olanda abbiamo precise idee su come potremmo
> > utilizzare "animazioni interattive con ppt".
> 
> Ehm, non credo che Loredana stesse chiedendo questo, ovvero credo che stesse 
> chiedendo esattamente il contrario, tipo "come liberarsi per sempre dalle 
> animazioni interattive con PPT senza dover rifare tutto da capo", ma magari ho 
> capito male io.

In effetti ... io voglio non dover aver a che fare con formati
proprietari e altro, al massimo tollero qualcosa di proprietario per la
conversione, mentre pero' aspetto che sia disponibile qualcosa di
libero, scomodo quanto si vuole, ma libero (e funzionante in modo
accettabile). Questo perche' mi pare giusto che quanto prodotto con
soldi pubblici sia usufruibile come si deve, da tutti (visto che tutti,
almeno in teoria, lo hanno gia' pagato con i loro soldini).

> > per i bambini nel primo ciclo scolastico. Potere poi 
> > condividere con lavagne interattive le loro scoperte, disegni e schemi
> > in PPT ed animazioni, 

> Uhm. Speriamo che restino solo precise idee... mi spiego: nelle lavagne 
> interattive, almeno quelle in dotazione alle scuole, non quelle autocostruite 
> tipo quanto mostrato da Andrea P. durante il LD 2010, di libero c'è ben poco, 
> quindi c'è ben poco di autosostenibile. Lo stesso dicasi per le animazioni 
> PPT...

Sono stata alla prima giornata di un convegno al politecnico sul lavoro
(lodevole) che alcuni insegnanti stanno facendo da anni negli ospedali
per garantire sia l'aspetto educativo che il contatto con la classe ai
bambini ospedalizzati o a domicilio. Le lavagne (progetto eurolim) sono
parte del progetto. L'ispettore ha detto apertamente che in questo
progetto basato sulla comunicazione queste belle e costosissime lavagne
non ci pensano affatto a comunicare tra loro e io sono saltata sulla
sedia perche' non se ne puo' piu' di buttar via i nostri soldi, seppur
in un contesto meritevole, solo perche' solo pochi si fanno carico di
ricordare a chi in varie forme ci governa e decide per noi che gli
esperimenti di pensiero esistono e non e' necessario rompersi le corna
sul campo. Per esempio, si puo' chiedere come hanno fatto in Francia
(fonte Andrea P.) che quanto prodotto da maestre e alunni con le lim sia
in formato aperto e condivisibile a priori, se no niente ordine. Punto.
Cosi' si fa subito fuori chi al bene pubblico non ci pensa neppure,
neanche come effetto collaterale del suo bene privatissimo. Non ce l'ho
con i privati, i privati possono fare tutto quello che vogliono, per
quel che mi riguarda. Il pubblico no, perche' lo pago io.

Siccome dietro questo progetto c'e' Meo, sono sicurissima che ha fatto
di tutto per promuovere le lavagne libere, ma uno non basta. L'ignoranza
(nel senso di "ignorare" qualcosa, in cui non c'e' ombra di offesa) la
paghiamo carissima tutti i giorni, e ne siamo vittime indipendentemente
dal fatto che ci siano brave persone o delinquenti nei posti in cui si
decide. Parlo dell'ignoranza della gente comune, che crede che non siano
affari suoi, salvo poi aprire il portafogli per pagare i debiti fatti in
nome loro.

Loredana




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