[Soci SLIP] tavola rotonda sulla veridicità delle informazioni su internete

llcfree llcfree a gmail.com
Dom 22 Lug 2012 12:34:43 CEST


On Sun, 2012-07-22 at 10:57 +0200, Luigi Carignano wrote:
> Riporto per correttezza ulteriori informazioni sulla tavola rotonda.
> 
> L'oggetto dell'intervista-dibattito è "la bufala di hollande sulle
> cose fatte nei suoi primi 60 giorni di mandato", a quanto pare
> internet ha contribuito a diffondere una serie informazioni non reali
> ed incomplete.
> Qui un link a caso sul tema:
> http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-07-18/miracoli-hollande-spopola-bufala-104826.shtml?uuid=AbHcGh9F
> 
> 
> In senso più ampio il tema è QUANTO E' AFFIDABILE INTERNET A LIVELLO
> INFORMATIVO? INFORMAZIONE O DIS-INFORMAZIONE?
> Il tema è interessante e delicato, i partecipanti sarebbero un web tv
> di Nichelino, un tipo di Rivalta che ha scritto un libro sul tema
> internet, e qualcuno del Movimento 5 Stelle (probabilmente io). Il
> tutto è organizzato dall'Eco del Chisone (non da M5S)  e sarebbe
> oggetto di un articolo de l'Eco Mese di Settembre.

Grazie della precisazione, questo aiuta. 

Io ho una sorta di bias che mi impedisce di pensare che il problema stia
nello strumento e non in chi lo usa. Mi spiego: e' chi scrive che e'
responsabile di cio' che scrive, ed e' chi legge che deve far del suo
meglio per discriminare tra notizia vera e bufala. Il ruolo della rete
e', casomai, rendere il problema evidente perche' ci sono molti che
scrivono e ancor di piu' che leggono.

Il "racconto" (sia giornalistico, personale, su carta, su web) e' sempre
una sorta di quadro che collega punti in una trama finita. Stabilire se
e' vero o falso e' un'operazione che va al di la' della logica e del
racconto stesso perche' implica mettere in corrispondenza i punti con i
fatti a cui si riferiscono, cioe' un'azione esterna sia al racconto che
alla logica che sottende. La veridicita' o meno del racconto sta prima
di tutto nel risultato di quel confronto. Ma non basta ancora, perche'
bisogna anche verificare se le relazioni tra i punti (i tratti nel
quadro) corrispondano a relazioni nei fatti. Non basta accertare i
singoli fatti, insomma, bisogna verificare anche i collegamenti. E
bisogna sempre ricordarsi che i fatti sono molti di piu' e cosi' pure le
relazioni tra di essi. Molti di piu' di quelli che qualsiasi racconto
sceglie di mettere insieme.

Senza questa operazione continua di confronto, che e' compito del
singolo, non vedo come si possa accertare una verita' o falsita'. Se
invece questo sforzo e' di molti, ed ognuno lo fa in modo indipendente,
per convincere se stesso, allora una buona garanzia e' data dal fatto
che si concordi in molti. Ma la certezza non e' mai assoluta. La verita'
e' una questione di probabilita', insomma. Anche se la probabilita' puo'
essere molto alta.

Ma se si concorda in molti anche senza chiedersi mai nulla non funziona
piu' la regola che se molti pensano che sia vero allora lo
e' (probabilmente). Anzi, la rete diventa l'ennesimo strumento di
propaganda/pubblicita'. La rete in se' non fa nulla, rende solo
possibili certi comportamenti dei singoli. La rete, insomma, e' la somma
dei comportamenti di chi la usa e muta con il mutare di quei
comportamenti. 

Loredana






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