censura? era Re: [Soci SLIP] access point completamente libero

loredana llcfree a gmail.com
Sab 22 Dic 2012 11:40:56 CET


On 12/21/12, Lucio Crusca <lucio a sulweb.org> wrote:

Questo era il contesto a cui si riferifa il passaggio sull'indagare,
sulla censura in Cina e nella lista SLiP etc:

>> Trascurando il fatto che il concetto di spam dei "listati" SLiP è
>> perlomeno un pochetto strano, a me pare che bisognerebbe davvero
>> indagare a fondo sul cosa si possa fare per far finire in spam ciò che
>> non ci piace (con l'ovvio risultato che poi se ne parli e parli e
>> parli, perciò grazie :)

Perché una cosa mi sembra facile da capire e difficile da confutare:
al di là di nonne, bisnonne, vecchi server, gmail chiusi etc, non mi
pare che ci siano dubbi possibili che a far finire in spam quel
messaggio sia stato uno o più utenti di SLiP + gmail.

> Indagare a fondo un sistema chiuso come GMail abbinato ad un server vecchio
>
> come mia nonna di cui più nessuno ricorda niente, è una battaglia contro i
> mulini a vento. Discorso identico ai caratteri strani.
>
>> Suggerisco di smettere di occuparsi per un po' della censura in Cina e
>> badare a quella di casa nostra.
>
> Se GMail avesse censurato il messaggio, non lo avresti proprio ricevuto. E
> dato che la censura parte da molto più in alto di Google, probabilmente il
> messaggio non sarebbe stato negato a tutti, non solo a te.

Qui sei tu che non hai capito bene a quale censura ci si riferisce,
vedi commento sopra e qui sotto:

>> Non ne faccio un caso personale su un messaggio particolare. Mi sembra
>> però mostruoso, qualcosa su cui riflettere e agire.

Non dovrebbe essere difficile fare l'intersezione tra chi usa gmail ed
è iscritto alla lista SLiP, (per chi ha i dati, ovviamente), ordinarla
in ordine decrescente di partecipazione attiva alla lista e assegnare
una probabilità ai censori in erba. Sono operazioni che l'essere umano
fa continuamente, tutta la vita, azzeccandoci o meno a seconda di
quanto sa (e infatti, se ci chiedessero di scommettere, sapremmo
farlo).

> L'azione più semplice e direttamente fattibile nel proprio piccolo, senza
> mobilitare le masse, è non usare GMail ed usare un proprio server di posta.

gmail sembra essere troppo ben fatto per mollarlo. Quest'ultimo evento
me lo dimostra. A chi è attento, lascia trasparire molta più
informazione di qualsiasi altro sistema.
Il problema, semmai, è un altro: chi mantiene in gmail (o in SLiP e
ovunque) informazioni che altri non hanno e perciò decide se e quando
e come usarle.

Bisogna innanzitutto che la gente si renda conto, poi pretenderà.
Tutto il resto è moda, sposta ma non cambia davvero nulla.

> Pagando 7 euro al mese + iva si ha un server Linux pulito su cui ci installi
>
> quello che vuoi (nel caso specifico per esempio courier-imap + postfix) con
>
> accesso di root via ssh ed accesso console via VNC.
>
> http://www.seflow.it/vps/
>
> A me sembra un prezzo ragionevole per garantirsi il controllo completo sulla
>
> propria mail. Infatti lo pago volentieri.
>
>> Per Lucio. Tu puoi dirci quanti leggono la lista?
>
> Ci sono attualmente 115 iscritti. Non significa che tutti la leggano però.
>
>> Puoi verificare nel
>> tempo se ci sono strane variazioni?
>
> L'anno scorso erano 104, l'anno prima non so, ma immagino una costante
> crescita di circa 10 all'anno.
>
>> Puoi escludere 1) e 2) con
>> cognizione di causa?
>
> Sì, cioè per me è ovvio che non funziona come tu supponi, ma la cognizione
> di
> causa è data da altri fattori (credo), ovvero se funzionasse in quel modo,
> si
> può dire che sostanzialmente non funzionerebbe, perché basterebbe un utente
>
> burlone per mandare all'aria il filtro antispam di tutti gli altri utenti
> gmail e quindi ad oggi gmail avrebbe già chiuso i battenti.

Non credo che qui tu abbia ragione. Il sistema sarebbe fin troppo
fragile se bastasse un utente burlone, ma io non faccio nessuna fatica
ad immaginare come renderlo robusto. Che sia ll'opera, non c'è dubbio:
infatti basta anche solo un caso come quello successo ieri per
renderlo evidente. Questo è quello che ci si ostina a non capire: una
volta capito davvero, ci si rimette a fare e a guardare chi fa cosa,
per capire. Magari ad orecchie tappate, per non farsi distrarre dal
tanto rumore. Non c'è verso di nascondere completamente le tracce di
un gesto :)

>> Io, nel frattempo, cerco di capire come funziona
>> lo spam di gmail.
>
> Sospetto che non troverai il perché ultimo. È un sistema chiuso.

Una ricerca banale (gmail spam) restituisce vari link, il secondo:

http://support.google.com/mail/bin/answer.py?hl=it&answer=9008

va abbastanza nel dettaglio e conferma che sono gli utenti a decidere
se un messaggio sia spam o no. Insieme con il fatto che il messaggio
era inviato dalla mailing list SLiP, questo conferma che è uno o più
lettori di questa lista, che usa anche gmail, a credere che un
messaggio relativo ad un access point completamente libero sia spam.

L'unica cosa che gmail non fa è dire chi sia o chi siano i vandali.
Vandalo è chi fa spam, ma ancor di più chi usa il meccanismo di
protezione per l'opposto. La ragione per aver il completo controllo,
che giustifica l'enorme lavoro necessario, sta tutta lì. Se ci sono
due capi della trasmissione, bisogna poter accedere a tutte le
informazioni di entrambi e di ciò che ci sta in mezzo. Questo per
avere una rete libera davvero. Ma su una rete libera, nessuno povrebbe
essere libero di fare in segreto l'opposto per cui una mailing list di
software libero esiste, cioè censurare messaggi "da statuto". Perciò
attenti a csa si intende per libertà (che fa rima con reposanbilità).

Loredana




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