[Soci SLIP] cloud computing

loredana llcfree a gmail.com
Sab 11 Giu 2011 23:28:06 CEST


2011/6/11 Marco Fanti <marco.semprenomadi a gmail.com>:

> Io ho comprato un laptop da 15" a gennaio con risoluzione 1920x1200,
> che non fa proprio schifo.
> L'ho pagato tanto? Si.
> L'ho pagato di meno di quello che l'avrei pagato 3 anni fa? Assolutamente si.

Qual e'? Quanto l'hai pagato? Funziona tutto sotto GNU/linux? Lo
chiedo perche' sto considerando di comprarne uno. Ogni esperienza
diretta vale oro, molto piu' della pubblicita'.  Poi lo confrontiamo
con il mio, comprato 4 anni fa, che ho pagato un capitale, ma di cui
sono contentissima e ricomprerei subito, se lo producessero ancora.

> Quei ladri che mi vogliono impedire di avere uno schermo hanno
> abbassato i prezzi!

Ma chi ha parlato di ladri?

> Poi faranno gli abbonamenti internet da 10 Gigabit simmetrici, così
> usare il cloud sarà meglio che usare i vecchi e schifosi hard disk e
> nessuno ne sentirà la mancanza.

Io si'. Possibile che sia difficile da capire? Non voglio aver in rete
quello che fino a ieri (e oggi) stava (sta) comodamente sul mio pc,
a casa mia. Non mi serve averlo altrove. Non mi piace averlo altrove.
Mi serve altro.

Ci sara' a chi fa un gran piacere e ne e' entusiasta e ci sono io (e
magari qualcun altro) a cui cosi' tanto piacere non fa.

> Va bé Loredana, senza offesa ma mi sembra uno scenario senza senso. Se
> dobbiamo immaginarci dei complotti, immaginiamoceli senza la western
> digital che fallisce.

Che offesa?  Basta star a guardare. Nessun motivo di offendersi.

Chi ha parlato di complotti? Ho solo detto che qualcuno si sta facendo
i conti e ne ha dedotto che tra tre anni il 40% dell'umanita' sara' in
rete. Punto. Adesso vediamo cosa se ne fa, di quei conti.

A proposito di conti, ti racconto una storia. Sono andata un po' di
tempo fa ad un incontro dell'anaci con tutte le parti coinvolte
(Regione, produttori, rivenditori, amministratori e cittadini, anzi,
direi, cittadina, mi sa che c'ero solo io) sulla questione dei
ripartitori di calore e le valvole termostatiche in Piemonte
(obbligatorie per legge regionale entro settembre del 2012) e anche
li' qualcuno si era fatto i conti ed aveva stabilito che il tutto non
avrebbe funzionato economicamente se ci si limitava al nuovo perche'
il nuovo copre una fetta esigua di mercato e che percio' ci voleva
una legge che si applicasse anche alle vecchie case di 150 anni fa,
che sono tutto uno spiffero. Conti con tanto di istogrammi e torte.
Aula magna del politecnico strapiena, qualcun altro magari c'era e se
lo ricorda. Non si sono chiesti se avesse senso o no in termini di
risparmio energetico, si sono chiesti quanti ne potevano vendere se si
limitavano al nuovo o se invece imponevano il sistema a tutti.

Sto dando del ladro a qualcuno? No, sto dicendo che qualcuno i suoi
conti se li fa eccome e, vivaddio, anch'io vorrei potermi fare i miei.
A casa mia, per esempio,  si risparmierebbe probabilmente di piu'
piantandola di mandare il teleriscaldamento a manetta, con le finestre
spalancate d' inverno, ma quello non sembra venir in mente a nessuno.

E non e' solo casa mia. Qualcuno ha provato ad andare in un ufficio
comunale, una biblioteca etc con un termometro? (Dico con un
termometro, cosa ovvia, perche' mi ritrovo a discutere se fa caldo o
se fa freddo quando, almeno li', basterebbe misurare. Di cosa si
discute, di fronte ai gradi centigradi? Dei grandi sistemi?)

Comunque, quest'anno ho fatto una cosa semplice semplice, ho
telefonato all'amministratore e il riscaldamento e' stato spento il 30
di marzo, cosi' la prima quindicina di aprile, con 26 gradi, da piena
estate, noi le finestre le abbiamo aperte, ma con i termosifoni
spenti.

Voglio solo dire che non e' obbligatoriamente vero che ci sia sempre
solo un punto di vista giusto o una sola soluzione allo stesso
problema. Nulla di male a pensarla diversamente, in tanti.  E' piu'
probabile azzeccarci, o almeno andarci vicino. Provare per  credere :)

Loredana




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