[Soci SLIP] fine del terremoto, è ora di ricostruire

Lucio Crusca lucio a sulweb.org
Dom 21 Nov 2010 10:29:35 CET


Bene, sembra sia bastato da parte mia e di tutti gli altri non rispondere alle 
provocazioni e la pace in lista sembra essere tornata.

Ciò non toglie che restano problemi oggettivi (non personali) da risolvere. I 
problemi personali li lasciamo per il famoso incontro di Sumo o altra arte 
marziale fra gli interessati che si terrà un giorno da definire in piazza a 
Pinerolo.

Qualcuno mi scrive privatamente o mi telefona dicendomi che SLiP ormai è 
morta, che è meglio metterci una pietra sopra e al limite creare una nuova 
associazione. Qualcun altro mi contatta per chiedermi come mai si pensi che 
SLiP sia morta, quando basterebbe fare un passo indietro, darsi una calmata e 
continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto, ovvero divulgare la cultura 
del software libero.

Lo statuto dice che dovremmo rieleggere il direttivo. La realtà dice che ci 
mancano i candidati. Lo statuto non specifica cosa bisogna fare in questo 
caso.

Per deformazione professionale (sono sviluppatore software), so che riscrivere 
da zero i propri programmi non è mai una buona scelta, perché per male che si 
sia lavorato, di certo si è prodotto anche qualcosa di funzionante e 
riutilizzabile. Per lo stesso motivo non credo abbia senso gettare al vento 
SLiP per fare una nuova associazione. Tuttavia se qualcuno fosse interessato a 
creare qualcosa di nuovo, come mi è stato proposto privatamente (ma io 
aggiungo, senza necessariamente uccidere SLiP), ci si può trovare per capire 
cosa si può fare, io sono disponibile.

La mia proposta ora è quindi: mettiamo un attimo in pausa i progetti ambiziosi 
quali Radio Beckwith, aspettiamo di riorganizzare SLiP ed andiamo avanti con 
chi c'è, cercando di migliorare quelle parti dell'organizzazione associativa 
che hanno oggettivamente dei problemi, nell'ordine:

1. trasparenza organizzativa, con elenco soci pubblicamente consultabile senza 
dover chiedere a nessuno ed elenco consiglieri idem.
2. trasparenza del bilancio, cosa che avevamo già fino al 2009, ma che poi 
abbiamo convertito in gestione privata fra presidente e tesoriere, perché, in 
occasione della presentazione del modello EAS, avevamo interpretato male la 
legge relativamente a questioni fiscali e pensavamo che lasciare il bilancio 
consultabile ci avreebbe costretti ad adempimenti extra di pura burocrazia 
(ovvero sempre zero euro di tasse da pagare, ma tanta carta in più da 
produrre). Sentendo Domenico sulla questione, ora sappiamo che nel nostro caso 
si tratta di cifre talmente piccole che non costituiranno mai un problema.
3. uso della lista soci. La democrazia è bella, ma la lista soci attualmente 
sembra avvicinarsi più all'anarchia che alla democrazia. Dovremmo forse 
moderarla? Non saprei, è solo un'idea.

Chi è d'accordo con questa linea d'azione alzi la mano, in base ai consensi 
decideremo come muoverci (ovvero quando trovarci).

Lucio.






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