[Soci SLIP] biblioteche e software libero

Iron Bishop ironbishop a fsfe.org
Gio 11 Mar 2010 18:34:30 CET


> Sembra che ci sia piu' software libero in giro di quanto uno si aspetti:

Dipende da cosa ti aspetti. Io credo non ce ne sia abbastanza.

Comunque non dovresti esultare più di tanto: l'interfaccia all'OPAC [0] è soltanto la minima parte di un SIGB
 [1]. Quello che la biblioteche torinesi hanno fatto, secondo l'articolo che indichi, non è altro che un
 front-end verso tecnologie esistenti: in pratica, è paragonabile alle modifiche che Google apporta all'home
 page del motore di ricerca: non ha nulla a che fare con cosa c'è dietro, quindi con le parti essenziali del
 sistema. Certo, c'è già da ringraziare se la parte più piccola del SIGB è software libero... sempre meglio
 che niente... c'è da ringraziare se i computer a disposizione degli studenti dell'Università di Torino
 presenti nella Biblioteca di via Bava abbiano Kubuntu installato (probabilmente c'è da ringraziare Alec)...
 meglio che niente...

Cosa fa veramente la Regione Piemonte? Facile: nel dicembre 2009 ha comunicato alle 100 biblioteche collegate
 al Centro Rete di Pinerolo che il catalogo del Centro sarebbe migrato da TO0 [2] a TO1 [3] e che di
 conseguenza era "consigliato" l'acquisto di Erasmo (notare le virgolette, visto che dalle informazioni che
 ho il cambio è stato imposto al Centro, ed il costo è misurato in migliaia di euro, mentre le biblioteche
 che fanno riferimento al Centro possono decidere se comprare Erasmo, non avere nulla, o continuare col
 software che hanno già). La cosa che fa arrabbiare è che il prezzo di Erasmo si basa sulla dimensione della
 città dove risiede la biblioteca, come se ogni abitante andasse in biblioteca... ma quando mai!

Cosa cambia da TO0 a TO1? 
1) si passa dal protocollo z39.50 al protocollo HTTP
2) si passa dal formato SBN (custom) a SBN-MARC (XML)

Sono differenze che non hanno alcun impatto sui lettori, nessun impatto sui bibliotecari e nessun impatto
 sulle biblioteche. Questo cambiamento serve solo a ottimizzare la struttura e la gestione del catalogo SBN.
 Ah, già, serve anche a vendere altro software e mangiarsi quote di mercato dapprima inarrivabili.

Perché la Regione non ha consigliato software libero?
1) perché non esiste azienda che implementi SIGB liberi
2) perché la Regione non intende spendere soldi per implementarlo
3) perché è compito dei Comuni spendere soldi per gestire le biblioteche

E' un bel giro di soldi. Chi di voi ha un'azienda avrebbe già dovuto pensarci. Sul sito SLiP trovate dati e
 riferimenti sufficienti ad implementare SIGB compatibili con SBN su software libero (e chissà come faccio a
 saperlo).

> Anche qui, una sola persona, con il contributo dei bibliotecari, sembra
> aver fatto la differenza.

Se stai sostenendo che per fare una cosa bene bisogna farsela da soli, sei da troppo tempo in contatto con
 SLiP. Quella persona ha guardato il costo, non la libertà. Sempre meglio che niente... ma come si finanzia
 lo sviluppo? Dov'è il codice che hanno sviluppato? L'hanno rilasciato?

[0] On line Public Access Catalogue (catalogo online ad accesso pubblico)
[1] Sistema Integrato Gestione Bibliotecaria
[2] http://www.iccu.sbn.it/moduli/poli/biblio.jsp?s=5&id_polo=7
[3] http://www.iccu.sbn.it/moduli/poli/biblio.jsp?s=5&id_polo=161
 




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