[Soci SLIP] articolo su la stampa.it

Enrico Agliotti enrico.agliotti a gmail.com
Gio 25 Giu 2009 14:30:07 CEST


Non sono molto daccordo su tutti questi discorsi.

Sento parlare di "fallimento di Linux" da commentatori dell'ultima
ora, da quando Linux è nato.
Da un giornalista vorrei qualche dato o la citazione di qualche fonte,
per confermare queste affermazioni.
Anche se in realtà l'articolo non è contro linux, non sentivo la
mancanza di queste considerazioni.

E poi incontro un sacco di tecnici che mi spiegano che pensa la
signora Maria, la segretaria, o la casalinga di Voghera.
A me piacerebbe una volta tanto sentire il parere direttamente da
queste persone.
La mia esperienza è che la signora Maria, che parte da zero ed è
completamente digiuna di informatica, usa Linux assolutamente senza
problemi e trova il mondo Windows complicato e pericoloso.

Il problema caso mai è quella fitta rete di intrecci commerciali,
vincoli tecnici e condizionamenti psicologici che Microsoft, in quasi
trent'anni di monopolio, ha saputo costruire.


l giorno 25 giugno 2009 13.26, Davide Corio
<davide.corio a domsense.com> ha scritto:
[...]
> Ormai sono le soluzioni basate su Linux ad essere sulla bocca di tutti
> (Ubuntu, Android, etc etc...).
>
> La maggior parte degli howto non parlano della compatibilità di tale
> periferica con linux, ma della sua configurazione su Ubuntu.
>
> Ubuntu tra 5 anni, se ancora esisterà, potrebbe essere una distribuzione
> GNU/qualcosa, magari non basata su Linux ma su Darwin o OpenSolaris.

Non capisco bene quale sia il punto.

> Stesso discorso vale per la distinzione tra software libero e
> proprietario.
> Sono ormai decenni che si cerca di dimostrare che il software libero è
> migliore perchè la signora Maria può vedere il codice sorgente...quando
> alla signora Maria non gliene può fregare di meno.
[...]
> Bisogna spingere OpenOffice, Ubuntu, Firefox e tutto il resto come
> progetti a se, dimostrando la loro superiorità; spiegando come la
> qualità dei prodotti è derivata dalla loro metodologia di sviluppo, a
> sua volta garantita da una licenza particolare come la gpl.

Alla signora Maria (ammesso di essere riusciti a parlare alla signora
Maria) si è spiegato proprio questo: vedere il codice sorgente è il
presupposto per la metodologia di sviluppo che porta a progetti
migliori.


> Una licenza Windows Vista Basic costa meno della fatica che un utente
> senza esperienza deve impiegare per apprendere il funzionamento di una
> distribuzione GNU/Linux.

Come dicevo prima, su questo sono completamente in disaccordo.

Al contrario penso che le persone a cui è più difficile proporre
Linux, siano quelle che hanno (o che pensano di avere) acquisito una
certa competenza, che temono di perdere cambiando sistema.


> Non mi preoccupa che Linux perda popolarità se la guadagnano Ubuntu e
> Firefox...anzi, meglio!
> Meglio perchè Linux è un termine da tecnici, mentre Ubuntu è più
> popolare.

Ma..., veramente non saprei proprio dire quale nome sia più popolare.
Bisognerebbe commissionare qualche sondaggio.

--
Enrico Agliotti
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