[S.Li.P] Fwd: La prevalenza del lato oscuro della "forza"
francesco.s a int-age.com
francesco.s a int-age.com
Dom 3 Ott 2021 12:41:54 CEST
Buongiorno e Buona Domenica a tutti,
Il mio nome è Francesco Salamone e da qualche mese faccio parte della vostra
mailing list.
Anche io cresciuto nel Pinerolose, ma vivo tra USA e DE da quando avevo 17
anni dopo il Buniva.
Ho letto con interesse i vostri messaggi e anche io come voi, ho in mente di
fare la differenza in questo mondo digitale.
Vorrei collaborare direttamente con chi di Voi abbia voglia (e sia in grado)
di far cambiare tono al “bullo” Amazon.
Attualmente lo faccio dall’interno e ho risultati finanziari che vi assicuro
non potete neanche immaginare, e per tale vorrei portare il tutto al
prossimo livello.
Scraper > API > Listings > Groups of European and US Sellers
Se vi interessa scrivetemi direttamente su WhatsApp (+49 160 60 54 54 4 ) e
vi spiego nel dettaglio,
Buona Domenica e buon lavoro,
f.
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-----Original Message-----
From: SLiP <slip-bounces a liszt.softwareliberopinerolo.org> On Behalf Of
Lucio Crusca via SLiP
Sent: Sunday, October 3, 2021 11:22 AM
To: Software Libero Pinerolo <slip a liszt.softwareliberopinerolo.org>
Cc: Lucio Crusca <lucio a sulweb.org>
Subject: Re: [S.Li.P] Fwd: La prevalenza del lato oscuro della "forza"
Essendo domenica mi ritaglio un attimo per dire la mia, anche se, a dire il
vero, non so in quale contesto Roberto abbia scritto il messaggio inoltrato,
quindi la mia non è una vera risposta, just my 2 cents.
Io vedo per Linux e per il software libero in generale un prossimo futuro
molto positivo.
Microsoft sta pian piano aggiungendo pezzi di Linux e di software libero a
Windows (WSL2, Edge, probabilmente altri). Certo, facendolo cercherà di
seguire la sua solita strategia EEE, ma in questo caso, più che una
strategia pianificata, a me sembra un disperato tentativo di fermare l'esodo
di programmatori prima che sia troppo tardi.
Il motivo è che Microsoft ha fondamentalmente perso la battaglia di
internet. La maggior parte delle persone ormai accede ad internet con un
dispositivo mobile e nei dispositivi mobile Windows non esiste (sì lo so,
esiste, ma è talmente trascurabile che è come se non esistesse).
Le nuove generazioni di sviluppatori non hanno alcun motivo di mettersi a
sviluppare per Windows. Oggi si sviluppa per internet. Soluzioni cloud,
applicazioni web, siti o al massimo app da installare sul cellulare, che
però nel 99% dei casi non ha Windows. Tutta roba che funziona anche senza
Windows, dove Microsoft non ha quasi nulla da dire, ad eccetto di Office365,
che però interessa solo le aziende.
Senza software sviluppato apposta per Windows, i privati non hanno più tutto
questo bisogno di Windows a casa, tranne che per i videogames, che restano
l'unica nicchia dove chi sviluppa lo fa quasi esclusivamente per Windows.
Tuttavia anche lì la situazione sta cambiando (notizia recentissima di pochi
giorni fa). Grazie a Valve (ovvero la piattaforma di videogiochi Steam ed il
loro Steam Deck basato su Linux) sono sempre di più i videogiochi fatti per
Windows che funzionano senza modifiche anche su Linux. Ma la notizia è che
adesso Epic Games ha portato BattleEye (il motore anti-cheat) su Linux, il
che abbatte quello che forse era l'ultimo ostacolo per avere praticamente
tutti i videogiochi per Windows funzionanti senza modifiche anche su Linux
(quasi sicuramente a breve ci sarà anche Fortnite). A questo si aggiunge AMD
che produce schede video ottime per i gaming, da qualche anno corredate da
driver liberi per Linux.
Il mercato B2C è quello che ha fatto la fortuna di Microsoft, ma se non sarà
più necessario Windows nemmeno per i videogiochi, non ci vorrà molto perché
gli utenti se ne accorgano e si chiedano perché mai debbano sopportare anche
solo gli aggiornamenti automatici di Windows, che sceglie di farli sempre
nei momenti meno opportuni. Senza contare il costo che per basso che sia non
è zero, l'obsolescenza programmata, l'invasione della privacy, la scarsa
sicurezza, ecc... Così come esistono già Android e Steam Deck, potranno
nascere nuove piattaforme basate su Linux e pensate per il mercato B2C: gli
utenti semplicemente non si accorgeranno della differenza, o meglio, si
accorgeranno che sono superiori senza alcun compromesso da accettare.
Non accadrà nel 2021 e sicuramente neanche nel 2022, ma io penso che, poco
per volta, Windows stia calando ad ovest e con Windows 11 Microsoft gli stia
dando una mano a scendere più velocemente, perché prima che tutti gli utenti
di Windows 10 passino a Windows 11 ci vorranno anni e, nel frattempo, Linux
probabilmente sarà un'alternativa a Win10 molto più valida (molto di più di
quanto non lo sia stato in passato) di Windows 11, sia su PC datati che su
PC nuovi.
Il 03/10/21 09:47, Alessandra Neve via SLiP ha scritto:
> Ciao inoltro mail di Roberto
>
> ---------- Forwarded message ---------
> Da: *Roberto Baral* <roberto.baral.88 a gmail.com
> <mailto:roberto.baral.88 a gmail.com>>
> Date: ven 1 ott 2021 alle ore 11:39
> Subject: Fwd: La prevalenza del lato oscuro della "forza"
> To: alessandra.neve a gmail.com <mailto:alessandra.neve a gmail.com>
> <alessandra.neve a gmail.com <mailto:alessandra.neve a gmail.com>>
>
>
> Ciao Ale & Tutti, p.c.
> Francamente speravo in un finale molto
> diverso, del resto è legge di natura che sopravvivano sempre gli
> organismi opportunisti... Ho subito pensato che i finanziamenti
> ricevuti da Microsoft & altri, costituissero un abbraccio mortale.
> - Ora si dovrebbe, credo, aggiornare la licenza G.N.U. in modo tale da
> obbligare chiunque parta dal software open a mantenerlo tale...
> Sperando di recuperare quegli sviluppatori che sono degli autentici
> appassionati e che già una volta si sono già visti sottrarre tutto il
lavoro di una vita.
> - Basilare sarebbe anche agire presso la U.E. per ottenere il divieto
> ai costruttori di installare di default software proprietari (es.:
> Windows
> Microsoft) che non siano stati espressamente richiesti dai clienti.
> Non c'è alcun vero progresso nel creare un monopolio, che tende ad
> essere autoreferenziale e chiudersi su se stesso...
> - Il software open è il solo che può portare lo sviluppo nei Paesi più
> poveri, grazie alla creatività dei suoi volontari. Che non sono
> altrettanto entusiasti di contribuire gratuitamente ad arricchire le
> solite note multinazionali. IMHO
>
> - https://www.wired.it/attualita/tech/2021/09/02/linux-30-anni/
> <https://www.wired.it/attualita/tech/2021/09/02/linux-30-anni/>
> Saluti, Roberto
>
>
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