[Soci SLIP] Criptovalute

Lucio Crusca lucio a sulweb.org
Dom 17 Set 2017 05:39:49 CEST



Il 15/09/2017 17:29, Lucio Crusca ha scritto:
> @Davide, in locandina, per il mio talk, metti come titolo "Bitcoin e 
> criptovalute: il Web 3.0" (se ci sta, altrimenti accorcia tu come vuoi), 
> grazie.

A dire il vero non sono sicuro di quale sia il titolo migliore per il 
talk. Da una parte vorrei che ci fosse la parola Bitcoin, perché 
potrebbe attirare l'attenzione anche dei non addetti che hanno 
eventualmente visto quel termine usato (probabilmente a sproposito) 
sulla carta stampata o al tg.

Dall'altra parte Bitcoin è il passato, è solo ciò che ha dato il via, ma 
il futuro è il Web 3.0, mentre le criptovalute, le transazioni 
finanziarie, il trading, sono solo un aspetto di questa nuova tecnologia 
che si chiama Ethereum. E non è neppure l'aspetto più importante.

Il Web 3.0 non ha nulla a che vedere con il Web 2.0. Quando il Web 3.0 
sarà di uso comune, l'evoluzione dal WWW al Web 2.0 sarà paragonata 
all'evoluzione di un roditore a cui cresce un pelo in più sulla schiena, 
mentre quella dal Web 2.0 al Web 3.0 sarà paragonata all'evoluzione 
dello stesso roditore alla specie Homo Sapiens Sapiens.

Tanto per darvi un'idea, grazie ad Ethereum si può veramente fare quello 
che internet doveva essere fin dall'inizio: una rete decentralizzata. 
Volete un nome di dominio? Non dovete chiederlo ad un'authority, ma sarà 
la rete (Ethereum) a dire che è vostro. Volete votare online? Non dovete 
fidarvi di qualcuno che conteggi il vostro voto, ma a conteggiarlo sarà 
la rete stessa, pur restando segreto (cioè solo sul vostro pc protetto 
da password che solo voi sapete). Ovviamente queste cose sono ancora da 
sviluppare, ma la tecnologia per farle c'è già e funziona, e si chiama 
Ethereum.

Una cosa non mi è mai piaciuta delle parole di Eric S. Raymond (Hackers 
built the internet): trasmettono una sensazione di impotenza a chi in 
quegli anni non c'era o non era a conoscenza e quindi non ha potuto dare 
il proprio contributo. Raymond definisce gli hackers come quelli che 
hanno fatto la storia di internet. Ora internet c'è ed è grazie a loro 
se ce l'abbiamo. Vuoi diventare un hacker? Fai come loro e attendi che 
la rete di riconosca come tale. Sono parole che avevano un senso 20 anni 
fa, ma leggendole oggi sembra di leggere una bibbia, dove gli hackers 
storici sono messi al pari di una divinità che ha creato l'universo e 
alla quale tutti dobbiamo rispetto incondizionato. Non si può nemmeno 
dire "io sono un hacker", perché è la rete che dice se lo sei o no, ma 
la rete attuale non te lo dirà mai: tu non c'eri quando gli hackers 
hanno costruito internet. Oggi ci sono solo i geek e i crackers 
(chiamati hackers a sproposito dalla stampa). Nessuno costruisce più 
nulla personalmente, almeno non cose rilevanti come un sistema DNS o un 
protocollo HTTP, perché lo sviluppo di internet (Web 2.0) ormai è in 
mano ai big della rete.
Fatto salvo il rispetto per il lavoro storico degli hackers, se andiamo 
avanti così gli hackers, quelli veri, saranno solo un ricordo lontano 
nei libri di storia (o nel Jargon File).

Ecco, è ora di ricostruire internet e di rimpinguare l'insieme di 
persone che saranno ricordate come veri hackers: Ethereum rovescia il 
tavolo e cambia le regole del gioco. E quando Google/Apple/Microsoft ed 
altri se ne accorgeranno, sarà già troppo tardi. Se pure se ne 
accorgessero ora sarebbe già troppo tardi: le regole ormai sono scritte 
e non permettono a nessuno di dire "qui comando io".

E questo è tutto ciò di cui vorrei parlare nel mio talk, quindi Davide, 
vedi tu quale sia il titolo migliore...


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