[Soci SLIP] Idea: tavola rotonda per LD - Che fine ha fatto ill SW libero nel mondo iperconnesso degli smartphone?

alessandra neve alessandra.neve a gmail.com
Lun 21 Set 2015 08:12:00 CEST


Ciao, scusate io do un contributo meno tenico ma la pancia mi spinge a
farlo lo stesso. E scusate perché è lungo!

Intanto sono morta dal ridere per l'idea del premio MacGyver di cui, come
potete facilmente immaginare, ero fan sfegatata.

Secondo, non è proprio automatico il collegamento tra la violenza di genere
e il software libero, lo ammetto: accetto le risate di sottofondo!

Però: per cambiare una gomma non ci vuole affatto una persona
specializzata, basta imparare, come per non bruciare la carne in scatola
basta non essere troppo distratti. Poi io sono sicuramente più portata a
cambiare una gomma, ma l'importante è che io mi sia chiesta almeno una
volta come fa qualcun altro a non bruciare la carne. Se lo capirò, bene, se
non lo capirò, bene lo stesso, ma almeno mi sarò posta il problema.

Pensate poi a tutto un "saper fare" di solo una o due generazioni fa che
ormai è scomparso, che il più delle volte era diffuso.

Quel che volevo dire sulla scia di quanto detto da Ste e Lucio non era che
tutti dovremmo saper far tutto e tutti dovremmo chiederci sempre il perchè
di tutto. Mi sta bene che il mondo cambi e io, nel ventesimo secolo, mi sia
trovata con delle spighe in mano e mi sia detta "Ma come c... faccio ora a
batterle e raccogliere il grano??", quando 100 anni fa qui da noi lo
sapevano anche i bambini. Per me è stato un gioco, la prossima volta vado
al negozio mi compro una macchina per mietere e ringrazio il genio che l'ha
inventata. Infatti sono d'accordo con Luca, il lavoro di squadra è più
funzionale (in famiglia come fuori) per far progredire il mondo e star
tutti meglio!

Volevo dire che a me pare che il sistema porti sempre di più le persone a
delegare ad altri sempre più compiti o attività *facili *o *basilari*.

Mi spiego meglio: quante volte abbiamo pensato "Ma se esistono le
calcolatrici, perchè dobbiamo imparare a far di conto?” Eppure siam tutti
liet* di aver imparato a farlo anche se ora usiamo la calcolatrice.

Oppure, fare il pane: quello buono lo fa il panettiere, va bene, ma fare il
pane non può essere una pratica di antiche comunità, talmente lontana e
difficile da essere ormai campo di specializzati, unici depositari della
formula per cui l'acqua, misteriosamente miscelata con farina e lievito, dà
profumate pagnotte. Altrimenti chi farà un po' di pane in casa tra qualche
anno sembrerà un alieno.
Come già succede a quelli che usano il SL, facendo partizioni, cioè, come
dice Ste, a quelli che si complicano la vita.

Ma sapere cosa è un megabyte non è così impegnativo, un po' di sforzo di
base per essere mediamente consapevoli possiamo pur farlo, o no? Insomma io
non so programmare, ho vaghissimi ricordi della programmazione in dos a
scuola, ma mi è bastato per capire concettualmente il funzionamento del
“software”. Ora so che posso usare il terminale per installare un programma
e il resto lo lascio a voi, perché non ci capisco niente di computer e
programmare è difficile. Io mi limito a diffondere il SL, importante per le
ragioni che sappiamo (come dice Mauro), e così contribuisco pure alla
soddisfazione o al divertimento di creativi sviluppatori, persone che sanno
fare il proprio mestiere o hanno una passione.

Lucio e Luca hanno citato i Neet, interessante. Quelli che sono
indifferenti/ignoranti e quelli che sono disillusi. Luca parla di
efficienza totale di sistema, dice che dovremmo smuovere Neet. Il che
significa rivolgersi a chi non fa niente, provando a
coinvolgerli/motivarli/fargli capire che impegnarsi in qualcosa è bello? Se
è così, sono molto d'accordo.

Ma i Neet aumentano sempre di più (leggevo che in Italia abbiamo una buona
posizione in classifica). A parte quelli fisiologici di una società, mi
chiedo come mai aumentano?

Bè, io credo che il mito della specializzazione contribuisca all'aumento.
Se non siamo "specializzati" in qualcosa (intendo in cose *facili *e
*basilari*) pensiamo di non sapere fare niente e visto che non abbiamo
bisogno di produrci cibo, legna e attrezzi (una volta per farlo serviva
gente non specializzata che aiutava), visto che di momenti aggregativi
guidati (penso al ruolo della religione o della politica) ce ne sono sempre
meno (e viste una serie di altre cause, immagino), non sarà che il rischio
di neettizzarsi aumenta?

Chiudo, concordando con Alex, forse la questione a monte è il livello della
formazione di base, ma sicuramente c'è anche una questione politica: la
delega è molto redditizia! (grazie Roberto per il richiamo all'altissimo
tasso di alfabetizzazione al tempo degli Escartons). Insomma, a me pare
importante chiederci quali sono i meccanismi per cui alcuni compiti
semplici sembrano diventare mano a mano sempre più difficili e sempre più
da "specializzati". Non riesco a non tenere a mente il collegamento tra i
vari settori in cui tutti noi siamo impegnati, noi che andiamo a fondo
delle questioni ;)

Comunque il punto è: il maiale di Ste è vissuto felice o no?

Il giorno 18 settembre 2015 11:57, Alex Palesandro <palexster a gmail.com> ha
scritto:

> Interessante discussione!
>
> 2015-09-16 9:43 GMT+02:00 Alessandro Pasotti <apasotti a gmail.com>:
>
>> Non so se sia una buona idea, né se sia fattibile, ma mi piacerebbe
>> discutere con voi di alcuni aspetti della situazione tecnologica attuale
>> (sempre inerente al nostro settore), cioè l'uso massiccio di smartphone e
>> tablet che sostituiscono i PC per la maggior parte degli utilizzi (parlo di
>> tempo-uomo e non di cicli CPU), il modello SAAS che dilaga e il SW libero
>> che arranca e non si stanca, o forse un  po' si stanca, non saprei dire con
>> certezza.
>>
>
> My 2 cents:
>
> E' una situazione di certo molto più complessa che in passato.
> La sensibilità del FOSS da parte delle aziende é cresciuto in maniera
> incredibile negli ultimi dieci anni. "L'apertura" ( almeno del codice) ma
> anche sempre di più della comunità di sviluppo stanno diventando un
> elemento fondamentale per moltissime realtà. Nessuno vuole essere
> prigioniero di ambienti/prodotti proprietari.
> Parlando più in generale di SaaS/IaaS/PaaS, mi sembra che i "mattoni"
> fondamentali che formano i servizi che noi tutti usiamo sono sempre di più
> FOSS.
> D'altra parte, il valore aggiunto, la "secret sauce", di questi servizi
> non é "libero" in quasi nessun caso ( ed é quasi impossibile che la
> situazione possa migliorare).
> Quindi bene, ma non benissimo.
>
> Per gli utenti invece non noto nessuna differenza se non che il piano di
> astrazione con cui si interfacciavano quando utilizzavano un PC é
> semplicemente diventato ancora più astratto e l'interfaccia più semplice.
> E' analogo a quello che successe quando nuovi utenti di PC negli anni '80
> scoprirono il "punta e clicca" e dimenticarono il terminale. E' probabile
> che tutto cio' subisca ancora un'evoluzione considerevole nel prossimo
> futuro con l'IoT.
> IMHO L'auspicio di una presa di consapevolezza informatica maggiore da
> parte dei non tecnici potrà verificarsi solo nel caso di un inserimento
> significativo dell'informatica come materia di studio fondamentale nelle
> nostre scuole.
>
>
> Ciao,
>
> Alex
>
>
>
> _______________________________________________
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