[Soci SLIP] [OT?]: Implementare l'Open Source nella Sanità

roberto.baral a alice.it roberto.baral a alice.it
Mer 15 Lug 2015 19:01:26 CEST


Ciao a Tutti,
                     alcuni mesi fa ho seguito un discorso sulle difficoltà che s'incontravano nel convincere i decisori ad implementare nel Servizio Sanitario i programmi Open Source.
Dalla lettura di un intervista a Peter Coates, responsabile del Open Source Programme del National Health Service (Linux Pro n 154, pag. 15) ho appreso che ciò è già strato fatto con successo in G.B. e negli U.S.A  (il Dip.to per i veterani ha sviluppato VistA, un programma per le cartelle cliniche elettroniche; col supporto di HP, Google ed altri...)
P. Coates dichiara d'essersi reso conto che i software proprietari, prodotti da pochi fornitori, oltre a non rispondere alle esigenze specifiche, erano costosi e soggetti a scarsa innovazione; quindi 20 anni fa ha messo insieme un team di sviluppatori di applicazioni per integrare con funzioni personalizzate i software proprietari già in uso: coi conseguenti problemi legati alle licenze. Fin da subito avevano stabilito che quanto producevano era liberamente a disposizione degli altri reparti.
Lavorando ad un sistema simile al nostro 118, si imbattevano in ActiveMQ (open); era la prima volta che un programma potevano oltre che usarlo, studiarlo, modificarlo e condividerlo: preesisteva già una comunità, il supporto multilingue e persino gli strumenti di sviluppo. Il risultato è stato un gran risparmio di tempo e di denaro pubblico; inoltre anche Linux-Apache era molto più performante della concorrenza.
Attualmente il Suo gruppo risponde direttamente al NHS England e segue le linee guida del Government Digital Service (GDS) che garantisce che l'Open Source possa competere sul piano di parità coi sistemi proprietari.
Hanno sviluppato un Toolkit, riservato al settore sanitario, che fornisce consulenza alle strutture per dotarle di strumenti open ed aiutarle ad ottenere i servizi di implementazione ed assistenza, inoltre a rispettare la conformità alle normative. Il modello di fornitura scelto, per le app sviluppate internamente, è basato su organizzazioni no profit: che garantiscono che il software sia sicuro (*)
Hanno aderito al copyleft le maggiori imprese del settore, convinte a passare ad un modello basato sulla fornitura di servizi.
In passato si verificava spesso che le cartelle cliniche non fossero compatibili, a causa dei termini e delle licenze. Oggi anche il Congresso USA ha riconosciuto che le licenze proprietarie troppo rigide sono un ostacolo per l'economia della società.
L'Open Source ha fatto sì che lo sfruttamento commerciale non limiti il processo evolutivo, ne risulta un miglior servizio ai pazienti; i risparmi sono ottenuti dalla prevenzione che consente interventi meno invasivi e costosi. Un link:        http://www.healthinsights.co.uk

* Le Community Interest Companies (CIC) svolgono il ruolo di custodi per una specifica applicazione in ambito sanitario e riportano le istanze degli utenti del settore agli sviluppatori:
- Open Eye Foundation (cartelle cliniche per l'oftalmologia)
- Open Maxims (cartelle cliniche elettroniche, licenza AGPL)
- Alcuni Trust del National Healt Service (membri legali)

Organizzano eventi con Tech UK (che rappresenta 850 aziende tecnologiche)
Presentano la loro attività in conferenze generali molto seguite: EHI Live; Healt Insights; NHS Open Source Open Days
Mantengono i contatti con altre comunità, partecipando al Mongo DB Public Sector Hackathon di Londra e sono membri dell'Open Source Specialist's Group della British Computer Society
Hanno un account ufficiale @NHSOpenSource su Twitter e tra i fallowers, oltre ai medici ed ai formatori, c'è un gruppo che sviluppa in modo indipendente e volontario applicazioni per il settore sanitario.
La vera forza motrice è rappresentata dai medici, perchè necessitano di un maggior numero di soluzioni open e da sempre sono abituati a condividere le scoperte ed i metodi, quindi l'organizzazione svolge più che altro un ruolo didattico, di facilitazione e di supporto.

Certo viene l'amarezza a pensare alle nostre ancora attuali corporazioni ed istituzioni: capaci di soffocare qualsiasi anelito, per ridurlo all'impotenza pur di mantenere baronie, benefits e status quo. Sarà l'età, ma ho visto cose che Voi umani... Un tempo in Italia esisteva: "la Ducati Elettronica", il banco di diagnosi elettronica Magneti Marelli; ma già, anche allora... esistevano le banche, l'avidità e la corruzione.  Saluti, Roberto

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