R: [Soci SLIP] [OT] Acqua bene comune: Salviamo i Tumpi

Valdo Massel vm.massel a gmail.com
Sab 15 Set 2012 07:46:32 CEST


La realizzazione della centrale idroelettrica di Trossieri (Perrero) è certamente un problema ma bisognerebbe evitare di trattarlo in modo così banale e avulso dal contesto economico.

 

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Valdo Massel

e-mail: vlmassel a tiscali.it

 

Da: soci-bounces a mail.pinerolo.linux.it [mailto:soci-bounces a mail.pinerolo.linux.it] Per conto di roberto.baral a alice.it
Inviato: venerdì 14 settembre 2012 18:45
A: soci a mail.pinerolo.linux.it
Oggetto: [Soci SLIP] [OT] Acqua bene comune: Salviamo i Tumpi

 

Ciao a Tutti, l'argomento è [OT] ma trasversale agli schieramenti: tuttavia rappresenta una visione di parte, quella che vorrebbe veder rispettate le scelte popolari

Un gruppo di cittadini si è riunito in comitato a Perrero, per chiedere che il Germanasca non venga trasformato in una cloaca a cielo aperto. Spaventa la riesumazione d'un vecchio progetto Enel, già ritenuto non strategico ed ambientalmente devastante 10 anni fa: in quanto il 59 % dell'energia verrebbe prodotta quando meno serve... ma oggi gli incentivi drogano il mercato, favorendo la speculazione...           Oggi quello stesso progetto, con modifiche marginali, a parte il nome: “Green Power”, preleverebbe tutta l'acqua del t. Germanasca e dei suoi affluenti per 24 Km, lasciando il solo D.M.V. (deflusso minimo vitale, per 7.3 mesi l'anno) ...resterebbero però le fognature.                                                                                                                                                                                                                                                          - Per un impianto che, stime ottimistiche prevedono funzioni a pieno regime: al max 95 gg/anno (da 10 anni non si monitorizzano i livelli reali), s'è progettata una galleria di 8,088 km e 3,5 m di diametro che sfiorando l'acquedotto pubblico ed attraversando litotipi serpentinitici (absesto) produrrebbe 78.000 m3 di smarino: questo previo lavaggio (5200 camion da 15 m3), verrebbe fatto transitare su una stradina dai muri a secco, non certo in grado di reggere, nella Valle di Faetto, l'accesso al parco Naturale di Conca Cialancia, zona di particolare pregio ambientale.                                                                                             - Un operazione dal costo che supera i 45 milioni di euro.                                                                                                                                                                                                                                                                            - Lo smarino si prevede di riutilizzarlo, in parte, per i piazzali; ma ne restano circa 38.000 m3, che non si sa bene dove mettere... Verrebbero quindi regalati agli Enti che li richiedessero... Quarant'anni fa, mi ricordo che anche a Balangero si regalava il materiale.                              

Il gruppo di studio ha scelto di chiamarsi “Salviamo i Tumpi”, il 28/08 ha proposto ad alcuni Sindaci della Valle, sul cui territorio si vorrebbe costruire la nuova Mega centrale, di individuare, in alternativa, aree in cui installare, direttamente in alveo, piccole centrali ad acqua corrente, che non distruggano la capacità autodepurativa del torrente e possano eventualmente favorire una qualche forma d'azionariato popolare: si ritiene ciò tutelerebbe maggiormente l'ambiente, mediando tra le esigenze paesistico-ambientali e le necessità produttive, rispetto alle esigenze del massimo profitto di una multinazionale. 

I quattro Sindaci maggiormente coinvolti, oggi negano d'avere un qualsiasi potere decisionale in merito, attribuendolo agli Uffici provinciali per il rilascio delle autorizzazioni; ma quanto affermano parrebbe smentito dalla stessa Enel "Green Power" nella "sintesi non tecnica" del progetto: “ la centrale verrebbe costruita su un conoide attivo a pericolosità molto elevata, di grado 2 e che quindi sono necessari approfondimenti da parte del Comune e della C.M.” e poche righe dopo, aggiunge: “... alcune criticità potrebbero far rientrare (il progetto) in zona di repulsione”.
...Se non è un lavarsi le mani questo: le compensazioni rischiano veramente di non bastare neppure agli interventi necessari per il mantenimento della sicurezza delle aree interessate. Si sta svendendo il paesaggio per un piatto di lenticchie... bacate.                                                                                                                                                                                                                                                                                             La zona dei Trossieri, dove la centrale è in progetto, ha appena ricevuto finanziamenti CEE per il recupero del villaggio. Le coltivazioni biologiche presenti, già oggi, possono usare l'acqua solo per bagnare il suolo... ma non per l'irrorazione aerea... Domani, diminuendo ulteriormente la disponibilità, i residui inquinanti saranno meno diluiti... Un torrente in secca, privo di vita, non attrarrà di certo nessuno... e ciò contrasta coi tentativi di rilancio del turismo. I Sindaci dovrebbero iniziare a considerare che vi sono risorse che bisogna valorizzare... di concerto, in un bacino più ampio dei Loro modesti confini 
- L'acqua, risorsa strategica, è un bene comune, lo attesta un referendum e la Corte Costituzionale... eppure qualcuno vuole ancora sottrarcelo, per darlo in affido a terzi, per 15 anni... rinnovabili. Uno dei Sindaci ha ribadito che oggi un comune, a causa del “patto di stabilità”, non può farsi capofila di un consorzio pubblico-privato alternativo, per la costruzione e gestione di centraline di minor impatto... Ciò non toglie, si ritiene, che potrebbe curare la parte burocratico-tecnica per favorire un azionariato il più diffuso possibile su di un bene reale che appartiene alla popolazione.
Si è deciso d'integrare quanto espresso nell'incontro con delle osservazioni scritte che i Sindaci allegheranno agli atti, in modo che gli Amministratori possano leggere opinioni divergenti da quelle dei soggetti proponenti. Le stesse osservazioni saranno inviate agli Enti coinvolti.

Certamente, oggi, i comuni hanno maggiori difficoltà nel far quadrare i conti, ma quando si limitano a dirci che: “Pecunia non olet”, ci permettiamo di rammentar Loro la  più ruvida ma verace saggezza popolare: “Li soldi flairent pas... ma, countach, la merdo oui!”  Arveise, Roberto

 

 

 

 

 

 

 

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