[Soci SLIP] un esempio di "semplicita'" di mio gusto

loredana llcfree a gmail.com
Gio 2 Ago 2012 12:05:53 CEST


Qui c'è un altro esempio di semplicità che trovo favoloso:

la funzione "stampa/esporta" (o print/export) di wikipedia:
permette di creare capitoli di libro con le pagine di wikipedia di
interesse, di organizzarli e poi di esportarli in formato aperto, se
li si vuol modificare, o direttamente in formato e-book.

Provare per credere: semplicissimo e potentissimo (e comodissimo).
Senza pubblcità e senza cattura online. Online c'e' quello che deve
essere di tutti, perché è stato generato per tutti. E tutto resta
disponibile al singolo, compreso il suo lavoro di scelta e di
raccolta. Il singolo si scarica i files in locale e, se vuole, li
condivide con altri usando wikipedia o se li fa stampare dal servizio
di stampa associato a wikipedia o da chi vuole lui. E' questa la
libertà.

Rispetto a questo, che è l'ideale, si può misurare tutto il resto: per
esempio, il comportamento di chi prende e fa suo, senza attribuire
credito ma, soprattutto, sottraendo a tutti gli altri quello che altri
mettono a disposizione di tutti. Un vero furto, la quintessenza del
furto che possiamo osservare in diretta in modo cristallino. Le
differenze tra wikipedia e altro dovrebbero essere chiare, e le
conseguenze pure.

Ovviamente l'altro caso ideale è il free software, che funziona
esattamente come wikipedia, cioè diffonde conoscenza per tutti.
L'unica difficoltà che ci vedo e' intrinseca ed insuperabile, e meno
male: bisogna capire, provare, studiare. Stiamo parlando di
conoscenza, non di movida.

Rispetto a questo ideale (che è ben reale, come wikipedia, perché
esiste davvero) si misura tutto il resto, come ad esempio l'open
source, il software gratis o  il software proprietario. Non si
demonizza niente, serve tutto, ma è necessario distinguere, perché le
scelte portano in un caso a certe conseguenze e in un altro a
conseguenze opposte.

Ho deciso che anzichè discutere in "teoria", gli esempi sono più
efficaci. E' vero?
Così magari ci si capisce.

Diamo un taglio alle polemiche e al leggere come polemica quello che
polemica non è e occupiamoci di fatti oggettivi, senza
propinare/propagare bufale sulla semplicità o altro. Poi ognuno può
valutare per sè a cos'ha senso contribuire, nei modi in cui può,
foss'anche solo segnalando quello che c'è e facendo chiarezza (facendo
pubblicità "buona" a ideali che piombano sulla terra come cose ben
pratiche).

Loredana




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