[Soci SLIP] registrazione serate

loredana llcfree a gmail.com
Ven 13 Maggio 2011 15:14:22 CEST


2011/5/13 Lucio Crusca <lucio a sulweb.org>
>
> In data venerd́ 13 maggio 2011 10:04:44, loredana ha scritto:
>
> > Nulla va in rete senza il permesso di chi e' coinvolto, ripreso etc, Nulla
> > va in rete suo malgrado.
>
> Solo per capire ed evitare spiacevoli errori, stai suggerendo che non
> autorizzi la pubblicazione della registrazione della serata in quanto include
> la registrazione della tua voce?

Lo abbiamo gia discusso a suo tempo, insieme con il fatto che ci vuole
un buon microfono e qualche prova sperimentale per fare un buon
lavoro. Allora, mi sembra fosse Iron, vado a memoria, si era anche
trovata una soluzione banale, che consiste nel mettere una sorta di
limite per le riprese (cosi' chi non vuole essere ripreso si siede
oltre la linea) e, ovviamente, nell'avvertire quando le riprese (video
e audio) cominciano e finiscono. E' la soluzione adottata dall'MIT per
i suoi corsi online, per esempio, visto che sono ripresi durante le
lezioni normali, con docenti e studenti "veri". A me sembra banale e
ottima, come soluzione. Lascia tutti liberi di scegliere e rende
consapevoli del fatto che ci sia una scelta da fare.

Se poi volete vedere come si fa a fare un lavoro professionale nelle
riprese, e tutto con software libero, basta guardarsi un video di un
incontro della fsf o leggersi bene la pagina multimediale della fsf o
di wikipedia.

Quanto alla domanda di Lucio, la risposta e' che posso dire la mia
solo quando vedo e sento quello che volete mettere in rete. Solo cosi'
posso sapere se mi va bene o no. La qualita', per me, non e' un
optional, e non ho idea di cosa si stia parlando. Fa una pessima
impressione, per esempio, una registrazione malfatta. Non e' un buon
modo di farsi pubblicita' come associazione. Anche lasciando
da parte la privacy.

Leggetevi questo articolo, e non limitatevi per una volta a
biasimare facebook, leggetelo tutto, capite cos'ha fatto google
e vedete un po' se ho ragione o no a stare alla larga dalla rete in
generale, salvo quando proprio e' necessario:

   http://bit.ly/jIs718

Certo non basta fermarsi al titolo. Uso La Stampa, versione online,
perche' mi preme far notare che queste cose, volendo, le possono
sapere davvero tutti, non e' necessario andare su riviste
specializzate.

Mi dispiace che lo scambio email sia in inglese. Comunque, il concetto
di fondo lo riassumo. Google sta razzolando la rete, nel giardino
degli altri. Basta che trovi in giro due nodi, non necessariamente
collegati direttamente, e google il collegamento lo crea, legandoci
tutti uno all'altro, volenti o nolenti. In pratica, non devo piu'
iscrivermi a facebook, basta che sia collegata in altro modo (in un
punto qualunque della rete non protetto da robot.txt che credo, non
sono sicura, google rispetti) a qualcuno che e' iscritto a facebook,
twitter linkdln, la mailing list di SLiP etc e non posso piu' sparire
dai database di googles, ne' controllare cosa circola su di me.

Se vogliamo diffondere coscienza e conoscenza su temi come formati
standard, software libero, violazione della privacy etc, il modo
migliore per farlo e' con l'esempio. Fra l'altro, solo facendo si
impara e ci si rende conto di come ognuno sia, con il suo
compartamento, parte integrale del comportamento che biasima negli
altri.

Loredana




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