[Soci SLIP] Social contro Google

loredana llcfree a gmail.com
Lun 9 Maggio 2011 09:51:47 CEST


Qui c'e' un articolo piuttosto interessante sulla guerra tra social
networks e google, motivato dalla notizia dell'ingresso in borsa
del sito cinese RenRen:

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=9001&ID_sezione=38&sezione=

Analizza bene, anche se superficialmente, i due modelli di relazione con
la rete che stanno alla base dell'approccio tutto sommato personale con
google e quello invece capestro con i social networks:

cito: 
“l'internet social-centrica costituita da relazioni bilaterali, da
suggestioni che provengono da amici e amici degli amici. E'
un'ecosistema MOLTO APERTO IN INGRESSO, con la possibilità di inserire
ogni tipo contenuti, dai giochi ai video, alla musica fino
all'e-commerce, MA CHE TENDE A NON FAR USCIRE I PROPRI ISCRITTI, con
conseguenti opportunità di business”.

Sembra di iscritti ce ne siano circa 600 milioni solo a facebook. Non a
torto si parla di ecosistema.

Questo essere considerati sempre solo polli da spennare e' fastidioso. 

In fondo, google lascia vivere una vita "quasi" normale ed offre almeno
due veri servizi, la ricerca e l'email. Per il primo, l'unica forma di
assuefazione e di cattura e' il fatto che funzioni, per il secondo da'
la possibilita' di sganciarsi quando si vuole e l'unico
inconveniente e' che potrebbe un giorno ridursi o sparire (ma per
questo, basta farsi una copia locale del proprio mail per essere
certi di sopravvivere bene). Invece legare la propria esistenza e le
proprie relazioni alla rete, viverle pubblicamente, con altri 600
milioni, sui due miliardi di potenziali utenti, senza nessuna idea di
chi stia di la' e cosa faccia, mah ... 

Poi che la nuova generazione di calcolatori per il pubblico servano solo
piu' per giochini, i film, e per andare in rete a far tutto quello che
finora si faceva sul proprio pc non c'e' granche' da stupirsi. Cascati
nella rete, non se ne esce piu' (facilmente). E, ovviamente, consolarsi
con un "speriamo che non succeda" di fronte a certi dati, e' come minimo
ingenuo.

Loredana





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