[Soci SLIP] riflessioni su software libero

Davide Corio enlightx a gmail.com
Mar 25 Gen 2011 23:49:06 CET


Il 25/01/2011 23:00, Enrico Agliotti ha scritto:
> Però Davide, nel tuo discorso c'è qualcosa che non mi convince. Dai
> numeri che scrivi tu, i costi del semplice adattamento del SL sono 10
> volte superiori ai costi di adattamento + licenze dei rispettivi
> software proprietari. E quindi se ne deduce che il passaggio non
> conviene (o perlomeno conviene dopo 10 anni).

Il fatto è che partiamo dal presupposto che il software libero sia 
sempre ed ovunque conveniente. Non è possibile generalizzare.

Comunque, perchè no... ci sono casi in cui mettere in produzione un 
software libero può costare anche centinaia di volte più di un 
concorrente proprietario.
Ma è ovvio questi sono i casi in cui nessuno, a parte motivazioni 
tecniche specifiche, nessuno userà quel determinato software libero.

> Ma se il solo adattamento costa così tanto, quanto è costata la
> scrittura di quei software? Un'enormità! Una cifra astronomica.
> E chi ha pagato?

Sviluppare software libero costa esattamente come sviluppare software 
proprietario.
Alla fine si tratta sempre di gente che scrive codice.

La differenza è che nel caso del software libero lo sviluppo piene 
portato avanti da una community di persone aziende invece che da una 
singola azienda o da un consorzio ristretto.


> Seconda cosa: nel caso delle PA così come delle scuole, possibile che
> nei vari angoli d'Italia, ci siano situazioni così diverse da rendere
> necessarie quelle spese tutte le volte?
> Possibile che non si possa riciclare in parte se non tutto il lavoro
> fatto in un posto.

Ovviamente...fosse così sarebbe bello.

Il problema è che sviluppare un software redistribuibile costa decine di 
volte più che fare un'accozzaglia di righe di codice con il solo fine di 
venire pagati.

La maggior parte del software libero commissionato dalla pa e pubblicato 
sul portale del riuso del cnipa era da buttare via siccome era talmente 
verticalizzato e poco redistribuibili che alla fine costava di meno 
rifarlo da zero.

Nei progetti open ai quali partecipo, coloro che scrivono codice 
generico e redistribuibile sono i più "fighi".

Fosse così anche per la PA riusciremmo veramente ad abbattere i costi.

Il problema è che i dirigenti di quelle PA perderebbero facilmente il 
posto... :-)

-- 
Davide Corio <enlightx a gmail.com>



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