[Soci SLIP] SOLI a Villar - cronaca di una morte annunciata?

Lucio Crusca lucio a sulweb.org
Ven 8 Gen 2010 19:04:46 CET


In data venerdì 8 gennaio 2010 18:09:17, Iron Bishop ha scritto:

> Sottovaluti una lieve differenza: il tuo mestiere (tra le varie cose) è
> insegnare software libero, il loro (tra le varie cose) è insegnare
> grammatica o matematica. Entrambi mettete lo stesso impegno in quello che
> fate, per raggiungere il vostro scopo. Ma se a una settimana dalla consegna
> di un prodotto ti dicessero che per programmare meglio dovresti usare il
> layout di tastiera Dvorak, lo faresti?
Ad una settimana dalla consegna no, ma inizierei a provarci il giorno subito 
dopo la consegna. Gli insegnanti di matematica/informatica ed i tecnici 
informatici delle scuole secondo te provano il software libero durante le 
vacanze? Qualcuno sì, ovvero quei pochi che fanno il loro lavoro con passione. 
Gli altri lo fanno solo se sono pagati e quindi fanno meno fatica possibile 
per raggiungere... lo stipendio.

Il mio mestiere non ha nulla a che vedere con la passione che ho per 
l'insegnamento. Io insegno con passione anche la grammatica e la geografia a 
mia figlia. Gratis. Insegno con passione inglese a mia suocera, sempre gratis. 
Se mia suocera mi dice che una regola è diversa da come gliela sto insegnando 
io, parto e vado subito a documentarmi, non per smentirla (anche perché spesso 
ha ragione lei), ma per mio il piacere di saperla nel modo giusto.

>
> Se vuoi rivolgerti ad un insegnante, devi tenere presente almeno due cose:
> - l'età media degli insegnanti
> - il loro metodo di lavoro
Tecnicamente, come dicevo già prima, hai certamente ragione. Non dubito che 
bisogni scendere a questi compromessi e probabilmente ad altri ancor peggiori. 
Mi chiedo solo "se questo è un insegnante" (e la parola "insegnante" dovrebbe 
delineare una persona ancora più degna di rispetto della parola "uomo", se è 
possibile).

>
> Se vuoi, mettici anche una società sessista che demanda il ruolo
> dell'insegnante (specie nel primo grado) quasi esclusivamente alla donna 
Le donne, in media, ci sanno fare con i bambini più degli uomini ed i bambini 
in media si fidano di più delle donne a prima vista. Penso che sia perché le 
donne sono un po' mamme per natura ed i bambini identificano una surrogato 
delle mamma nella maestra, cosa più difficile nel caso di un maestro. La società 
sessista probabilmente non c'entra.

> e
> contemporaneamente la colloca il più possibile lontano da ogni tecnologia,
> a partire dal telecomando. Ti sei mai chiesto perché sulla lavatrice c'è
> solo una manopola?
Sei un maschilista per caso? Sulla mia lavatrice ci sono due manopole e tre 
tasti, con tanto di legenda e combinazioni che dovrebbero spiegare come 
usarli, ma la cosa a me non è chiara mentre a mia moglie sì... ci sono 
certamente lavori che piacciono di più agli uomini, ma non significa che le 
donne non siano in grado di capire come funziona un computer.

>
> Inoltre, per sua natura, il PC non può essere altro che un'attività
> collaterale e secondaria, nell'insegnamento. A parte il fatto che la
> maggior parte degli schermi nelle scuole sono CRT, l'uso del computer deve
> essere limitato a poche ore al giorno per evitare di friggersi gli occhi
> anzitempo.
Non mi sembra che esista evidenza scientifica dei danni alla vista causati dai 
monitor (soprattutto per quanto riguarda i monitor LCD). Quello che so sui CRT 
è che si dovrebbe togliere l'occhio dal monitor per 30 secondi ogni 20 minuti, 
ma non credo che gli studenti abbiano qualcosa contro il fatto di distrarsi 
ogni tanto dalla lezione... inoltre le ore di informatica a scuola restano 
sempre quelle, tanto che si parli di software libero quanto che si parli di 
software proprietario...






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