[Soci SLIP] Rai.tv vietata al software libero

loredana llcfree a gmail.com
Mar 16 Feb 2010 23:25:47 CET


On Mon, 2010-02-15 at 18:10 +0100, fabrizio cardax wrote:
> Ho letto.

Anch'io ho letto l'intero thread indicato da Enrico.

> Introduce un'interessante questione sulla debenza del canone Rai.

Il canone rai e' una tassa imposta con la forza dello Stato:

http://www.forzepolizia.org/dblog/articolo.asp?articolo=78

> Premetto che non ho approfondito, ma mi pare di ricordare che il
> presupposto di imposta sia il mero POSSESSO di un apparecchio in grado
> di ricevere il segnale televisivo, a prescindere dal concreto utilizzo
> del medesimo.

Vale la pena di approfondire. Se siamo forzati a pagare, e lo dice una
che ritiene che le tasse vadano pagate, allora dobbiamo forzarli a
fornire il servizio per cui paghiamo.

> Direi, in conclusione, che, a mio giudizio, chi guarda la Rai solo dal
> web e NON POSSIEDE apparecchi tv (nel senso sopra detto) non deve
> pagare il canone.

Sembra ragionevole. Anche chi possiede solo apparecchi tv analogici non
e' tenuto a pagare, seguendo questa logica. Ma, ripeto. stiamo parlando 
di una tassa e vale la pena di chiedere alla Guardia di Finanza. Appena 
ho un momento, lo faccio e poi riporto in lista.

> La battaglia nei confrotni della Rai per l'utilizzabilita' del portale
> TV da parte di tutti gli italiani, a prescindere dal software
> utilizzato, si porta dentro la tematica del canone e della visibilita'
> di TUTTI i programmi.
> 
> Insomma, la cosa e' complessa e non concerne solo il software libero.

Ricordo di aver letto, ma non ricordo dove, che la licenza d'uso dei
codecs microsoft che vengono utilizzati con moonlight per la RAI sia
limitata ad alcune versioni di Firefox e solo via web. Il problema
potrebbe essere la licenza MS e non, o non solo, la rai.

Ho usato moonlight da Ottobre 2009 al 4 febbraio 2010 senza problemi,
riinstallandolo ogni volta che accedevo al sito rai (almeno 
quattro, cinque volte la settimana) da una livecd. Dal 4 febbraio sono
cominciati i problemi. Un maligno direbbe che, pagato il canone, chi si
e' visto si e' visto. Al momento, pero', funziona.

Comunque e' vero. Il problema e' piu' generale e concerne la definizione
di tv via web. Personalmente, sono a favore della tv via web e, se il
servizio e' garantito a tutti e senza restrizioni sullo streaming, non
ho nulla in contrario a pagare il canone. Pero' vorrei sapere come
stanno le cose, a chi risponde la rai per il servizio che offre, come un
utente possa farsi sentire. Appena uno ci prova, si accorge che non c'e'
modo di entrare in contatto con la rai. E questo e' assurdo e
probabilmente anche illegale.

Finche' la "guerra" e' tra lo stato e chi cerca di fregarlo, non credo
ci siano possibilita' concrete. Una vera via d'uscita e' guardare
la rai via web, perche' no', dal loro sito, perche' no, ma pretendere
di poterla vedere senza essere costretti ad usare codecs non liberi,
pena la restituzione del canone e una multa alla rai.
 
Se si mischiano i concetti di software libero e di pirateria si fa un 
danno enorme al software libero. I copyright vanno rispettati, il canone
rai va pagato. La vera battaglia, casomai, dovrebbe essere quella di
spingere la rai a chiedere ai suoi produttori di rilasciare i contenuti
con licenza creative commons e a trasmettere via web con codici e
formati liberi.

Loredana





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