[S.Li.P] [OT] inclusioni

Alessandra Neve alessandra.neve a gmail.com
Sab 28 Nov 2020 22:36:38 CET


Wow! Non son per niente io d'accordo con te! ma spero con tutto il cuore
che verrai alla prossima riunione in presenza, Valter, perchè è troppo
facile per me discutere con chi la pensa come me, il difficile è dialogare
con chi dice che è penoso sentire la parola "avvocata"! Però toglimi una
curiosità: tu usi la parola maestra? Se sì, perchè?
Grazie per aver risposto e condiviso il pensiero qui.
Spero davvero a presto,
Ale



Il giorno sab 28 nov 2020 alle ore 19:55 Valter Bruno via SLiP <
slip a liszt.softwareliberopinerolo.org> ha scritto:

> purtroppo sull'uso dei termini, come ad esempio "sindaca" o "ministra" o
> altri non mi trovi d'accordo per niente
> il rispetto e il riconoscimento nei confronti della donna non dipende dai
> termini usati ma dal "rispetto" in se stesso, dalle sue competenze e
> conoscenze
> sentire l'uso di questi termini è penoso e non risolvono nulla
> non è la desinenza che fa la competenza
> se ho bisogno di uno studio legale cerco un "avvocato"
> se ho bisogno di cure mediche cerco "un medico chirurgo"
> se ho bisogno di un calcolo statico cerco un "ingegnere"
> se ho bisogno di modificare o scrivere un software cerco un "programmatore"
> non mi interessa se sia donna o uomo, purchè sia brava/o
> ne ho discusso anche con il mio sindaco che è una donna, ma al momento
> niente da fare; lei dice che è meglio così
> io continuo a chiamarla "sindaco" e per il momento lei non commenta :)
> Se fossi una donna, credo, che la penserei nello stesso modo
> un saluto a tutti, Valter
>
>
>
> Il giorno sab 28 nov 2020 alle ore 18:58 Alessandra Neve via SLiP <
> slip a liszt.softwareliberopinerolo.org> ha scritto:
>
>> Ciao!
>> Ehi, voi che leggete (con questa espressione vado sul sicuro ;), vi
>> ringrazio!!!! perchè a volte capisco certe cose sul tema (discriminazioni,
>> genere, conflitto, dialogo, ecc.) solo leggendo la lista di informatica
>> libera ah ah ah ah Davvero, a parte gli scherzi: grazie! (non vedo l'ora di
>> rivederci in presenza)
>>
>> E' passato qualche giorno, il botta e risposta ha rallentato, quindi mi
>> inserisco io tiè per dire qualcosina anche io, mica posso trattenermi!
>>
>> Il giorno lun 16 nov 2020 alle ore 17:20 Valentino Bocchino via SLiP <
>> slip a liszt.softwareliberopinerolo.org> ha scritto:
>>
>>> Comincio con il complimentarmi con Ale, per il suo spunto tratto da un
>>> post di Facebook.
>>>
>>> Il bello di far parte di un gruppo è che ci sono altre persone che fanno
>> pezzi che tu non fai. E ti coinvolgono! ;)
>> Questo vale per molti gruppi eh eh eh, anche il nostro. Quindi grazie
>> Vale e complimenti: controbattere alle argomentazioni di Lucio non è mai
>> facile, e noi lo sappiamo bene. Io mi trovo d'accordo praticamente sul 100%
>> delle tue controargomentazioni.
>> Ma visto che Lucio è stimolante... non posso non farne anche io su
>> qualcuna delle sue.
>>
>> Ciao
>>> non potevo non mandarvi questo brevissimo articoletto
>>> https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10158647979026006&id=520861005&sfnsn=scwspmo
>>> per restare in tema di linguaggio di genere...
>>>
>>>
>>> interessante e per me pienamente condivisibile, ma mi pare non parli di
>>> usare simboli simil-cirillici per introdurre artificialmente nella lingua
>>> italiana un genere neutro che per la maggior parte delle parole in italiano
>>> non esiste.
>>>
>>> Per Lucio: si, hai ragione. Era ot nell'ot, ma mi conosci, mi lascio
>> trascinare dall'entusiasmo.
>>
>> Se il punto è dire "sindaca" o "medica" quando è una donna va benissimo,
>> anzi in quel caso mi fa strano dire "sindaco" o "medico".
>>
>> Quello che non condivido è dover scrivere, per non rischiare di offendere
>> la sensibilità di qualche SJW, robe senza senso come "Tutt* @ sindac*
>> d'Itaglia" (la "gl" a quel punto ce l'ho messa apposta).
>>
>>
>> Mi fa molto piacere che non ti dispiaccia usare "medica". Certo è, però,
>> che fino a poco tempo fa questa parola era considerata un errore, qualcuno
>> sosteneva che la parola "medico" comprendesse anche una donna che svolgeva
>> la professione. Come sappiamo, qualche donna ha iniziato a lamentarsi,
>> sdoganando il femminile (anche se magistrata o assessora non le sento
>> ancora molto spesso).
>> Ora, io condivido gran parte di ciò che hai scritto. La questione però
>> qui è come includere chi non si riconosce nè nella A nè nella O. Tu, mi
>> pare, sostieni che non abbia senso porsi la questione, che sia superfluo,
>> perchè la cosa dipende dalle regole della lingua italiana, in cui i generi
>> sono solo due, quindi giusto che le femmine rompano un po' le scatole per i
>> mestieri, ma non chi non si riconosce nè nella A nè nella O. Non per questo
>> c'è discriminazione o offesa di sorta.
>> Ma come la mettiamo con espressioni tipo "non fare la femminuccia" o
>> "dimostra che hai le palle"? Potremmo dire che sono solo modi di dire, ma
>> non so perchè sono sicura che anche tu pensi contribuiscano ad una cultura
>> discriminatoria nei confronti delle donne, dando l'idea che solo i maschi
>> possono essere forti.
>> Ecco, allora se anche utilizzare la parola "master" richiama a qualcuno
>> concetti ormai un po' obsoleti, io non ci vedo niente di strano a voler
>> cambiare parola. Sono d'accordo che questo potrebbe comportare in certi
>> casi uno sforzo enorme, in alcuni casi sproporzionato, quindi concordo con
>> te nel considerare i pro e i contro di una decisione, ma non mi sembra
>> strano che esistano persone che si pongano la questione.
>> Se poi sono persone "rompiscatole" o SJW, come dici tu, certo può non
>> essere piacevole. Ma la questione resta aperta comunque.
>> Proprio perchè dici "È l'evoluzione culturale che fa evolvere la lingua"
>> credo che tutto il tempo che stiamo spendendo nel parlare di questo non sia
>> uno spreco di tempo, ma un'evoluzione dei nostri pensieri, delle nostre
>> riflessioni. Tu mi dai da pensare e noi (in questo caso mi associo a Vale)
>> diamo da pensare a te. Tutto qui. Non penso ci definiresti SJW. Ti vogliamo
>> bene. Però portiamo idee, rompiamo le scatole, poniamo domande,
>> rappresentiamo posizioni, appoggiamo chi propone cambiamenti. Tutto questo
>> a parer mio è evoluzione culturale. Non so dove ci porterà, ma non è uno
>> spreco di tempo.
>>
>>
>>> Se la lingua italiana non prevede generi, o meglio, “sfumature” diverse
>>> da uomo o donna, allora francamente sono convinto del fatto che sia un
>>> problema della lingua italiana, e non di tutti quelli che si definiscono
>>> diversamente dal canonico maschio o femmina.
>>>
>>
>> Consoliamoci Vale, sto seguendo un corso all'Università Ca' Foscari di
>> Venezia dove Giuliana Giusti, linguista, spiega molto bene cosa comporta la
>> mancanza del genere neutro nella nostra bella lingua. Ho riflettuto sul
>> fatto che "Il maschile inclusivo non è neutrale". Io lo dico da donna, ma
>> chiaramente ci sono tante altre "categorie" che in certe regole
>> linguistiche italiane fanno fatica a riconoscersi.
>>
>> Quindi mi permetto un altro esempio, che credo pertinente. Come forse già
>> ha scritto qualcuno su questa lista, tutte le lingue bantu hanno tantissimi
>> generi (altro che maschile, femminile, neutro! tze! bazzecole), e questo a
>> parer mio è già una dimostrazione di come il mondo possa essere
>> interpretato e descritto in tantissimi modi diversi (io concordo con chi
>> dice che il linguaggio dà forma ai nostri pensieri e quindi al modo in cui
>> vediamo e viviamo la realtà). Quando poi ho scoperto che in swahili non
>> esiste il verbo "avere" come lo concepiamo in italiano ("avere" nel senso
>> di possedere) sono rimasta piacevolmente colpita: in swahili "avere" si
>> dice "essere con". Cioè si deve mette la preposizione "con/insieme" vicino
>> al verbo essere. Ovviamente ciò non significa che i madrelingua swahili non
>> pensino di possedere gli oggetti o che non abbiano il concetto di proprietà
>> nel senso occidentale, però....un po' di riflessioni a me sono venute.
>> Tutto qui.
>>
>> Per quanto riguarda tutto quello che hai scritto tu, Valentino, io ti
>> rinnovo i miei complimenti. Concordo su tutto quanto hai scritto, specie
>> nell'ultima risposta. Hai reso benissimo concetti che io farei fatica ad
>> esprimere, pur comprendendoli molto bene. Tu conosci bene l'argomento e per
>> me sei stato molto chiaro e circostanziato. Come ti dicevo, non so se le
>> persone omosessuali siano più discriminate di altre, in quanto donna so che
>> esiste discriminazione nei confronti delle donne, ma non posso dichiarare
>> che alcune minoranze siano meno discriminate di altre (zoppi o grassi vs
>> omosessuali?) perchè non appartengo a quella minoranza. Certo la visione
>> etero fa tanta fatica a comprendere che esiste anche quella omo+. Ma non
>> aggiungerei altro, non sono nemmeno cristiana.
>> A questo punto, non mi resta che invitarvi a vedere questo Ted, per certi
>> aspetti un po' banale, per altri mica tanto.
>>
>> Le regole del gioco  <https://www.youtube.com/watch?v=97XVL2U-OlM>  (15')
>>
>> Ciao,
>> ale
>>
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