<div dir="ltr"><div>Grazie a Mirko per aver posto la questione dal suo punto di vista, e naturalmente grazie a Davide per aver dato risposte molto concrete e chiare..anche se mi ha provocato uno scoramento esistenziale.<br></div><div><br></div><div>Io comunque mi metto nel mezzo perchè credo che facendo cultura - cioè continuando a porci queste questioni e quindi spingendo poi le istituzioni a farsene carico - un giorno vedremo non più la difesa della privacy come un bene fondamentale quando in verità inseriamo i nostri dati dappertutto, ma una fruizione dei servizi più consapevole e una pratica aziendale per cui, accanto all'organigramma, saranno pubblicati non dico i codici sorgenti (per carità!) ma almeno qualcosa che faccia capire ai consumatori il funzionamento dei loro servizi (tipo come all'ikea capisci che hai passaggi obbligati così poi magari compri qualcos'altro). A me sembra che siamo ancora molto analfabeti, ma le generazioni, appunto, studiano e si informano e prima o poi le aziende dovranno tenerne conto.<br></div><div>Troppo semplicistico?<br></div><div>Ale<br></div></div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="gmail_attr">Il giorno mar 21 dic 2021 alle ore 08:29 Davide Corio via SLiP <<a href="mailto:slip@liszt.softwareliberopinerolo.org">slip@liszt.softwareliberopinerolo.org</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left:1px solid rgb(204,204,204);padding-left:1ex"><div dir="ltr">Lo scorso anno molte scuole hanno provato a dare priorità agli strumenti liberi, grazie anche alle iniziative come <a href="http://iorestoacasa.work" target="_blank">iorestoacasa.work</a> e ai server messi a disposizione anche dall'amministrazione pubblica del nostro paese.<div><br></div><div>Questi strumenti hanno però mostrato spesso dei limiti, così come anche i server messi a disposizione.</div><div>Jitsi & C creavano spesso problemi (sperimentati anche da SLiP) e BBB richiede tantissime risorse lato server.</div><div>Motivo per cui aziende, scuole, associazioni e gruppi di amici hanno finito per usare Meet, Zoom & C.</div><div><br></div><div>Il problema è sempre lo stesso, ovvero quanti soldi vengono investiti nell'innovazione.</div><div>Se l'innovazione è in mano alle aziende, queste devono trarre un profitto, altrimenti non investono e se l'innovazione è frutto di hobby del fine settimana non evolve.</div><div><br></div><div>A mio avviso abbiamo già trovato i limiti del software proprietario e di quello libero e abbiamo compreso che non ci sarà uno senza l'altro.</div><div>Le aziende che stanno dietro a servizi proprietari, oggi partecipano sovente allo sviluppo del software libero che usano e i progetti liberi tendono a scegliere licenze meno restrittive e virali per poter creare servizi a pagamento competitivi.</div><div><br></div><div>Cosa possono fare gli studenti...<br></div><div>studiare per creare innovazione ad esempio :)</div><div>Al genere umano abbiamo capito che la privacy non interessa, altrimenti non posterebbe contenuti sui social, quindi battersi per far si che le scuole usino piattaforme più rispettose dei nostri diritti, a mio avviso, è una battaglia persa :(</div></div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="gmail_attr">Il giorno lun 20 dic 2021 alle ore 22:35 Mirko D. via SLiP <<a href="mailto:slip@liszt.softwareliberopinerolo.org" target="_blank">slip@liszt.softwareliberopinerolo.org</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left:1px solid rgb(204,204,204);padding-left:1ex">Salve a tutti,<br>volevo discutere della situazione software libero nelle scuole, per quanto riguarda Pinerolo.<br><br>Come conseguenza della convivenza con la pandemia ormai divenuta una normalità, le scuole si sono dovute adattare e hanno iniziato ad imporre agli studenti l'uso di software non-liberi come Google Classroom, per, ad esempio, svolgere verifiche e/o consegnare compiti svolti.<br><br>Questa situazione non è nuova, in quanto le scuole hanno sempre sottovalutato la libertà degli studenti, facendo sì che utilizzassero, nei laboratori, sistemi operativi proprietari, il più comune dei quali è MS Windows.<br><br>Ora, la domanda che mi stavo ponendo è: esistono alternative a software come Classroom che rispettano le libertà essenziali degli studenti, e, se sì, conoscete qualche scuola o istituzione che ne fa uso?<br>Credete che la situazione migliorerà negli anni a venire?<br>Come dovremmo comportarci noi studenti?<br><br>Grazie in anticipo e buona serata.<br><br><br>====== Mirko D. ======<br>> E-mail: <a href="mailto:mirkodiste@pm.me" target="_blank">mirkodiste@pm.me</a><br>> Web: <a href="https://mirkodi.tech" target="_blank">https://mirkodi.tech</a> [Work-in-progress]<br>> Blog: <a href="https://mirkodi.tech" target="_blank">https://mirkodi.tech</a>/blog [Work-in-progress]<br>> Git: <a href="https://gitlab.com/mirk0dex" target="_blank">https://gitlab.com/mirk0dex</a><br><br>Sent from ProtonMail mobile<br><br><br>-- <br>
SLiP mailing list<br>
<a href="mailto:SLiP@liszt.softwareliberopinerolo.org" target="_blank">SLiP@liszt.softwareliberopinerolo.org</a><br>
<a href="https://liszt.softwareliberopinerolo.org/listinfo/slip" rel="noreferrer" target="_blank">https://liszt.softwareliberopinerolo.org/listinfo/slip</a><br>
</blockquote></div><br clear="all"><div><br></div>-- <br><div dir="ltr"><div dir="ltr">Davide Corio<div><a href="mailto:enlightx@gmail.com" target="_blank">enlightx@gmail.com</a></div></div></div>
-- <br>
SLiP mailing list<br>
<a href="mailto:SLiP@liszt.softwareliberopinerolo.org" target="_blank">SLiP@liszt.softwareliberopinerolo.org</a><br>
<a href="https://liszt.softwareliberopinerolo.org/listinfo/slip" rel="noreferrer" target="_blank">https://liszt.softwareliberopinerolo.org/listinfo/slip</a><br>
</blockquote></div>