<div dir="ltr"><div>Ciao</div><div>non potevo non mandarvi questo brevissimo articoletto <a href="https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10158647979026006&id=520861005&sfnsn=scwspmo">https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10158647979026006&id=520861005&sfnsn=scwspmo</a><br>per restare in tema di linguaggio di genere...</div><div></div><div>Mi rendo conto sia OT e che le mie argomentazioni esulino da temi strettamente digitali, perciò mi limito a questo!!</div><div><br></div><div>Grazie Ugo per gli spunti, su alcune cose devo soffermarmici ancora.</div><div>Comunque, viva la semplicità, abbasso le complicazioni...ma con un occhio a risultati a lungo termine!</div><div><br></div><div>Personalmente, sostituirei... <i>se per qualcuno il linguaggio inclusivo non esiste, per altri è
fin troppo vivo nel senso che si evolve, a volte troppo velocemente</i></div><div>;)</div><div>Ciao, <br></div><div>Ale<br></div><div><br></div><div><br></div><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="gmail_attr">Il giorno gio 22 ott 2020 alle ore 02:32 Ugo D via SLiP <<a href="mailto:slip@liszt.softwareliberopinerolo.org">slip@liszt.softwareliberopinerolo.org</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left:1px solid rgb(204,204,204);padding-left:1ex"><div><div style="font-family:Helvetica Neue,Helvetica,Arial,sans-serif;font-size:13px"><div></div>
<div dir="ltr"><div>
<p style="margin-bottom:0cm;line-height:100%">
Argomento interessante e, ahimè quanto nebbioso! Mi ci sono
accostato recentemente per il francese cercando di chiarirmi le idee
sui nomi dei mestieri. Sono rabbrividito e non penso che il gioco
(complicazioni a non finire) non valga la candela (un
rispetto/inclusione solo formale mentre sarebbero ben altre le cose
da cambiare nella vita reale riguardo a sessi, generi e quant'altro!)</p>
<p style="margin-bottom:0cm;line-height:100%"><br>
</p>
<p style="margin-bottom:0cm;line-height:100%">Riguardo al sito
italiano, che ho appena letto, non capivo alcune cose ma mi sono
fatto un'idea più precisa dopo aver visto l'intervista a Vera Gheno
per Slow News (non avendo iscrizione a Instagram l'ho trovata nel
sito della linguista: <a href="https://www.facebook.com/wanderingsociolinguist" rel="nofollow" target="_blank">https://www.facebook.com/wanderingsociolinguist</a>
).</p>
<p style="margin-bottom:0cm;line-height:100%"><br>
</p>
<p style="margin-bottom:0cm;line-height:100%"><span style="font-style:normal">Decisamente
scarsa la sezione </span><i>"Le altre lingue" </i><span style="font-style:normal">dove
non compare soprattutto l'invito dell'Europa, nè l'atteggiamento dei
paesi vicini. In Francia, per esempio, mentre lo stato ha creato "</span><b><span style="font-style:normal">Le
Haut Conseil à l’égalité entre les femmes et les hommes"
</span></b><b><span style="font-style:normal"><span style="font-weight:normal">che
si occupa anche di queste cose, </span></span></b><b><span style="font-style:normal"><span style="font-weight:normal">(e
scrivono cose come: </span></span></b><b><i><span style="font-weight:normal"><a href="http://le.la" target="_blank">le.la</a>
Premièr.e ministre ou </span></i></b><b><i><b>la</b></i></b><b><i><span style="font-weight:normal">.la
ministre chargé.e des droits des femmes)</span></i></b></p>
<p style="margin-bottom:0cm;line-height:100%"><b> </b><b><span style="font-style:normal"><span style="font-weight:normal">l’Académie
française </span></span></b><b><span style="font-style:normal"><span style="font-weight:normal">ha
assunto una posizione nettamente negativa</span></span></b></p>
<p style="margin-bottom:0cm;line-height:100%"><a href="http://www.academie-francaise.fr/actualites/declaration-de-lacademie-francaise-sur-lecriture-dite-inclusive" rel="nofollow" target="_blank"><i>http://www.academie-francaise.fr/actualites/declaration-de-lacademie-francaise-sur-lecriture-dite-inclusive</i></a></p>
<p style="margin-bottom:0cm;line-height:100%"><br>
</p>
<p style="margin-bottom:0cm;line-height:100%"><i>In conclusione mi
pare che, mentre noto un'assenza preoccupante di tentativi di
coordinamento a livello europeo, una soluzione definitiva sia
lontana.</i></p><br><p style="margin-bottom:0cm;line-height:100%" dir="ltr">
</p>
</div><div><br></div></div><div><br></div>
</div><div id="gmail-m_7430511375744630430yahoo_quoted_3815044415">
<div style="font-family:"Helvetica Neue",Helvetica,Arial,sans-serif;font-size:13px;color:rgb(38,40,42)">
<div>
Il mercoledì 21 ottobre 2020, 13:15:56 CEST, Andrea Primiani via SLiP <<a href="mailto:slip@liszt.softwareliberopinerolo.org" target="_blank">slip@liszt.softwareliberopinerolo.org</a>> ha scritto:
</div>
<div><br></div>
<div><br></div>
<div><div dir="ltr">Il 21/10/20 11:54, Lucio Crusca via SLiP<br clear="none"><br clear="none"><br clear="none">> Ritengo che il il linguaggio inclusivo sia utile solo in ambiti molto<br clear="none">> specifici, come documenti ufficiali<br clear="none"><br clear="none">per ora sono d'accordo, e siccome per lavoro devo scrivere documenti<br clear="none">ufficiali sto facendo questi ragionamenti<br clear="none"><br clear="none">> oltre a rendere illeggibili molte parole<br clear="none"><br clear="none">questo no, perche' queste lettere hanno una loro (nuova) pronuncia<br clear="none">contrariamente a @ o *<br clear="none"><br clear="none">ciao AP<div id="gmail-m_7430511375744630430yqtfd53037"><br clear="none"><br clear="none">--<br>
</div></div></div></div></div></div><br></blockquote></div></div>